La maggiorana persa
No Result
View All Result
  • Ricette
  • Cucina Ligure
  • Girovagando
  • Diario
  • Media Kit
La maggiorana persa
No Result
View All Result
Home Cucina Ligure

Minestra di castagne secche, un sapore antico

by Francesca Vassallo
4 Dicembre 2019
in Cucina Ligure, Primi, Ricette, Vegan e Vege, Zuppe e Minestre
Share on FacebookShare on Twitter

Ci sono ricette che non fanno parte dei libri di cucina ma della memoria di famiglia e la Minestra di castagne secche è una di queste!

Le castagne secche sono state fino al dopoguerra il pane delle campagne. Ricordo ancora mia mamma quando mi raccontava che ragazzina andava nei boschi con i suoi fratelli a seccare le castagne!

Le castagne secche e il sechesu!

I boschi erano puliti, senza erbacce o rovi, compito degli zii e dei cugini, perché era un lavoro spartito tra i proprietari dei terreni! Lì sopravviveva il sechesu, il seccatoio, dove avveniva il lungo ciclo delle castane e, ovviamente, lontano da casa per facilitare la vita dei ragazzi!…!

Dopo la raccolta, le castagne subivano l’essiccazione sotto il controllo a sorpresa del nonno, piuttosto burbero e inflessibile…mia mamma si è sempre lamentata che non potessero cuocersi le caldarroste! Malgrado gli appostamenti, nonno Filippo riusciva spesso a sorprenderli facendo volare il padellino per arrostirle: che testa!

Chiaramente come il nonno se ne andava, tutti andavano alla ricerca del mitico padellino delle caldarroste, alla faccia del nonno! :D

Le castagne secche erano una fonte di sostentamento, ingrediente spesso della cena e, quelle avanzate, nel latte alla mattina.

Devo dire che nessuno dei miei parenti ha rimpianto la minestra di castagne secche…probabilmente ne avevano fatto il peno in gioventù, sia come cibo che come lavoro!!

Cotte sulla stufa o nel ronfò, diventavano poi base di una minestra che, generalmente, utilizza invece il riso. Nella mia famiglia, ma anche in quella di Carlo, preparavano invece la pasta fresca.

Ha una sua logica. Le uova non mancavano e impastare con un po’ di farina era più naturale ed economico che utilizzare del riso che andava comprato!

Vivere in campagna permetteva di avere più cibo a disposizione, senza doverlo comprare: i prodotti dell’orto e gli animali da cortile! Alcuni, ma non tutti, avevano anche una o due mucche o qualche pecora che garantivano il latte.

ARTICOLI SUGGERITI

La zuppa per eccellenza a Genova: quella di ceci!

Una gustosa minestra con le lenticchie e pasta fresca, un altro comfort food!

Minestra di castagne secche.

La ricetta che vi propongo è ammorbidita come gusto rispetto a quella originale! Io ho preferito cuocere a parte le castagne e cambiare poi il liquido per un sapore più delicato.

Ho diluito il latte con uguale quantità di acqua, perché è un piatto molto sostanzioso ma, ovviamente, potete utilizzare solo latte o, per un gusto più marcato, parte dell’acqua di cottura delle castagne secche.

Ho cercato di utilizzare pochissima farina per lavorare la pasta fresca per non avere l’effetto pastone nella minestra.

Anche nella Cuciniera genovese dei Ratto del 1902 riportano una ricetta con il riso insaporendola con un soffritto di cipolla e prezzemolo. Stessa ricetta nella Cucina di strettissimo magro che dedica un capitolo alle minestre di riso e cita quella con le castagne.

Minestra di castagne secche

Print Recipe

Ingredients

  • Castagne secche, 150
  • Latte, 400 grammi
  • PER I TAGLIERINI:
  • Farina, 140 grammi
  • Uovo, uno
  • Acqua, 80 grammi meno il peso del''uovo
  • Sale

Instructions

Minestra di castagne e taglierini

Sciacquare le castagne secche e metterle in una bacinella con abbondante acqua fredda e lasciarle per dodici ore.

Trascorso il tempo di ammollo, togliere l’eventuale buccia rimasta: io ho utilizzato uno stecco per asportarla dalle pieghe delle castagne.

Portare a bollore dell’acqua leggermente salata e versare le castagne. Cuocere per 75 minuti o fino a quando saranno cotte, ma non disfatte.

Nel frattempo preparare la pasta. pesare l’uovo e aggiungere tanta acqua fredda fino ad arrivare a 80 grammi.

Con questo liquido impastare la farina e un pizzico di sale. Formare una palla, coprire e lasciare riposare per mezz’ora.

Con il mattarello e con la macchina della pasta, tirare la sfoglia e farla asciugare all’aria per non utilizzare troppa farina.

Tagliare la sfoglia e ricavare dei taglierini. Allargarli con le mani sulla spianatoia perché non si attacchino tra di loro.

Scolare le castagne.

In una pentola versare il latte e uguale peso di acqua, salare e portare a bollore.

Fare insaporire per alcuni minuti e aggiungere la pasta.

Cuocere per due minuti dalla ripresa del bollore, mescolando spesso per non fare attaccare al fondo della pentola.

Servire nei piatti e, a piacere, aggiungere una noce di burro.

Tags: castagnecastagne secchestorytelling
Francesca Vassallo

Francesca Vassallo

Related Posts

Ravioli ripieni di pesto genovese

Ravioli ripieni di pesto genovese ai pinoli

12 Dicembre 2020
Crostata al cioccolato

Crostata del nonno, golosa torta al cioccolato!

28 Settembre 2020
Polpette in bianco e al sugo porpette

Polpette alla genovese in bianco e al sugo

21 Settembre 2020
Zimino di fagioli freschi

Zuppa di fagioli freschi in zimino alla genovese

9 Settembre 2020
Post successivo
Manuelina focaccia di Recco col formaggio

Manuelina, una tradizione che si rinnova

Cappon magro d'autore Ristorante Manuelina

Cappon magro d'autore del Ristorante Manuelina

Gatti di Santa Lucia

Gatti di Santa Lucia, Lussekatter svedesi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    The Instagram Access Token is expired, Go to the Customizer > JNews : Social, Like & View > Instagram Feed Setting, to to refresh it.

© La Maggiorana Persa - Digital Marketing by Patrizia Lorenzini

No Result
View All Result
  • Ricette
  • Cucina Ligure
  • Girovagando
  • Diario
  • Media Kit

© La Maggiorana Persa - Digital Marketing by Patrizia Lorenzini