L’Insalata di polpo è uno dei piatti che mi hanno accompagnato sin da bambina, con le patate, in una versione più semplice della tellarese, e la Savoiarda!
Le ricette sono semplicissime, tanto che non varrebbe un articolo sul blog ma, oltre a essere tipiche della mia Regione e ad avere un legame con i miei ricordi, una di queste ha una leggenda curiosa che è legata a uno tra i borghi più belli della Liguria e, permettetemi, del mondo: Tellaro!
Che io sia innamorata di questo borgo, che è riconosciuto tra i più belli, è noto e ne ho parlato ampiamente nell’articolo che gli ho dedicato.
Leggenda del polpo
Come dicevo, il polpo è il simbolo di Tellaro, dove tutto lo richiama: sono bellissimi i pomoli dei portoni che lo raffigurano!
Ecco la leggenda del salvatore del paese dall’attacco dei pirati nel XVII secolo.
Lo scrittore e poeta inglese D. H. Lawrence così scrisse in una lettera all’amico W. E. Hopkin, nel 1913:
…Il nostro villaggio è Tellaro. Sale a picco dagli scogli del mare, un nido di pirati, poco più di 200 anime. La chiesa si erge sull’acqua (chiesa di San Giorgio, n.d.r.). Una leggenda racconta che una volta, di notte, la campana della chiesa cominciò a suonare senza smettere. Gli abitanti si svegliarono spaventati, mentre la campana continuava a suonare misteriosamente. Poi si scoprì che la corda della campana era caduta sul bordo della scogliera, tra le rocce, un grosso polpo era riuscito a prendere la cima e tirarla, il che è possibile. Gli uomini vanno a pesca di polpi con un’esca bianca e una lunga fiocina. Ne prendono di grandi, a volte di tre chili o tre chili e mezzo di peso. Non ho mai visto niente di così diabolicamente brutto, ma sono buoni da mangiare”.
Il riferimento storico dell’effettivo attacco dei pirati.
Il Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il re di Sardegna, di Goffredo Casalis riporta invece riporta:
Presso Barbazano vedesi Telaro, ove nel 1666 alli 19 di luglio si trovò Gallo d’Arenzano corsaro rinnegato, che vi si condusse con sei galere per farne schiava la popolazione; ma atterritosi al suono di una campana, frettolosamente se ne partì.
Marco Arzellino era di guardia e, per scongiurare il pericolo di addormentarsi, si legò la corda delle campane a un piede ma, purtroppo, si addormentò proprio quando i pirati stavano per approdare.
All’improvviso le campane si misero a suonare e il paese si svegliò e ricacciò gli invasori.
Grande fu lo stupore quando scoprirono che l’allarme era stato dato da un grosso polpo che, con un tentacolo, aveva tirato la fune salvando il paese!
La sagra del Polpo
Alla leggenda è dedicata una festa, la sagra del Polpo!
Se volete quindi assaggiare il polpo alla tellarese, recatevi nella splendida cittadina che è bomboniera sul mare!
Qui la pagina facebook dedicata all’evento!
Insalata di polpo alla savoiarda
La Savoiarda, perché così l’abbiamo sempre chiamata in casa, pur avendo i sottaceti che non incontravano troppo i miei favori, mi piaceva…forse perché era uno dei pochissimi piatti che acquistavamo in rosticceria! Sinceramente, ripensandoci a distanza di anni, non mi spiego il motivo per cui mia mamma la acquistasse. Non eravamo certo clienti assidui delle gastronomie: qualche rarissimo pollo arrosto, a volte l’insalata russa e la savoiarda. Lo strano è che mia mamma cuoceva abitualmente il polpo…e le riusciva anche benissimo…eppure…!
Sulle radici di questo piatto non sono riuscita a trovare nulla. Sicuramente viene da pensare a un legame con i Savoia e il Piemonte, ma altro non saprei dire né è presente nelle cuciniere o libri di cucina ligure che in mio possesso..
ARTICOLI SUGGERITI
Ricetta Insalata di polpo Savoiarda
Ingredienti
- Polpo lessato come scritto nella ricetta seguente, 500 grammi
- Sottaceti, 200 grammi
- Fior di capperi dotto aceto, un cucchiaio
- Prezzemolo, 5 o 6 gambi
- Succo di limone, da mezzo a uno
- Aglio, uno spicchio
- Olio evo ligure, q.b.
- Sale, q.b.
Procedimento Savoiarda
Tagliare il polpo a fette spesse circa mezzo centimetro.
Pulire il prezzemolo, lavarlo e tritarlo con l’aglio pelato.
In un contenitore, versare il limone, il sale e l’olio evo e amalgamare con una forchetta.
Aggiungere il trito con il polpo affettato e mescolare.
Affettare la giardiniera e aggiungerla al polpo.
Decorare con i fiori di cappero e lasciare riposare per qualche ora, in modo di fare amalgamare i sapori.
Servire fresca.
Note alle Ricette dell’insalata di polpo.
Al polpo si toglie la pelle, una volta cotto, o meno?
Secondo me, dipende. Se è cotto bene, raffreddato nella sua acqua e la pelle è ben aderente alla polpa, io la lascio. Se invece si stacca ed è molle la tolgo.
Le ricette sono semplicissime, ma quello che raccomando è di lasciare raffreddare il polpo nella sua acqua.
Per quanto riguarda il sale per la cottura del polpo, io seguo il metodo di mia mamma e lo aggiungo alla fine, sempre grosso.
La quantità di limone è individuale, ma non deve prevalere. Io, a esempio, ne uso di più rispetto a Carlo perché condisco con meno olio rispetto a lui.
La savoiarda è un antipasto, mentre l’insalata di polpo alla tellarese è una pietanza che può diventare un piatto unico.
Insalata di polpo
Print RecipeIngredients
- Polpo, un chilo
- Patate, 4 medie
- Olive taggiasche, 80 grammi
- Prezzemolo, pochi ciuffi
- Aglio, uno spicchio
- Limone, uno
- Sale
- Pepe, una macinata
- Olio evo ligure, q.b.
Instructions
Io faccio pulire il polpo in pescheria e poi lo sciacquo abbondantemente sotto l’acqua, facendo attenzione che le ventose dei tentacoli non contengano sabbia.
Portare a bollore abbondante acqua senza sale e, tenendolo per la testa, tuffare alcune volte il polpo facendo arricciare i tentacoli.
Cuocere per circa 50 minuti a fuoco basso.
Poco prima di spegnere il fuoco, salare con il sale grosso e fare raffreddare il polpo nella sua acqua.
A parte, porre le patate risciacquate bene con la loro buccia in un a pentola con acqua fredda e cuocere per circa 20 o 30 minuti dall’inizio del bollore.
Pelarle quando sono ancora calde e tagliarle a fette o, come nel mio caso, a spicchi.
Lavare le foglie di prezzemolo e tritarle con lo spicchio d’aglio sbucciato.
Spremere il limone e mescolarlo al sale fino e all’olio in un piatto di portata.
Aggiungere il trito con le olive taggiasche e amalgamare.
Tagliare alla base i tentacoli del polpo e affettare le parti a uno spessore di circa mezzo centimetro, mentre la testa di pochi millimetri.
Unire i pezzi al condimento e mescolare.
Inserire le patate, girando con delicatezza per non romperle.
Servire l’insalata di polpo alla tellarese tiepida o fredda.