Con le Frittelle di funghi arriva l’immancabile ricetta con i chiodini perché finché ci sarà la produzione spontanea nel giardino le ricette fioccano regolari!
Ricette inedite o riadattate, come questa, perché i funghi che utilizzavamo erano le trulle, le mazze di tamburo! Le mangiai per la prima volta al vecchio Rifugio del Monte Antola, il mio luogo del cuore!
I frisceu del Monte Antola!
Albina, una dei sette fratelli, ovviamente si doveva ingegnare con gli ingredienti che aveva a disposizione: un monte che si poteva raggiungere solo a piedi o con il mulo non garantiva approvvigionamenti costanti!
Ecco lì che con un po’ di farina, forse lievito e dei funghi anche poco apprezzati riusciva a creare un piatto appetitoso!
Ricordo la prima volta che li mangiai con i miei genitori, ci chiese di indovinare l’ingrediente principale…che non azzeccammo neanche per idea!
Secondo il detto che cita che in mancanza di cavalli trottano gli asini e indecisa su chi appellare asino tra i funghi chiodini e le trulle…ecco la mia ricetta!
I miei ricordi con ricetta del Monte Antola li trovi qui:
Frittelle di funghi, uno tra i tanti frisceu!
Dico spesso che a Genova tutto diventa focaccia, ma vale anche per le frittelle! Ne abbiamo un’infinità perchè tutto viene bene per essere avvolto dalla pastella e fritto!
Sono talmente comuni che non ho neanche pubblicato una ricetta sui frisceu che, bisogna dirlo, non è così banale pur nella sua semplicità!
Generalmente li preparo a occhio, aggiungendo acqua o farina a seconda della densità che ho ottenuto perché la difficoltà è proprio la densità che non deve essere né troppa ma neanche eccessivamente liquida, altrimenti scivola sull’ingrediente che va pastellato!
Anche se si friggono a cucchiaiate devono avere la giusta consistenza per non appiattirsi miseramente in padella!
L’ingrediente “segreto” che utilizzava Albina per quel tocco in più? Lo scoprite nella ricetta delle frittelle di funghi chiodini!
Frittelle di funghi senza uova, frisceu
Print RecipeIngredients
- Funghi chiodini, 300 grammi
- Farina, 200 grammi
- Acqua, 165 grammi
- Lievito di birra, 8 grammi
- Origano, un cucchiaio
- Sale
- Olio di arachide o di oliva per friggere
Instructions
Preparare la pastella.
Sciogliere il lievito di birra nell’acqua tiepida e impastare in una ciotola o robot con la farina, utilizzando una frusta per eliminare gli eventuali grumi. Incorporare mezzo cucchiaino di sale e l’origano.
Coprire e fare lievitare al caldo per un’ora abbondante o fino a quando sarà raddoppiata di volume.
Nel frattempo preparare i funghi.
Se li avete raccolti, occorre pulirli e tagliare i gambi.
Lavarli accuratamente.
Per i funghi chiodini, proseguire con la cottura come indicato nel link seguente:
https://www.lamaggioranapersa.com/funghi-chiodini-indicazioni-per-il-consumo/
Se sono trulle o mazze di tamburo, tagliarle in quattro o più parti, sempre asportando i gambi, e farle cuocere per pochi minuti con poco sale in un tegame antiaderente, per fare espellere l’acqua di vegetazione.
Farli raffreddare e asciugarli con carta da cucina.
Quando la pastella sarà lievitata, scaldare in una padella abbondante olio a calore medio.
Con l’aiuto di una pinza, immergere ogni cappella di fungo nella pasta e metterla nell’olio.
Friggere da un lato e, quando sarà dorata, girare la frittella di funghi dall’altro lato: occorreranno tre o quattro minuti circa.
Asciugare ogni frisceu su carta assorbente.
In alternativa, si può anche tagliare a dadini i funghi e mescolarli alla pastella e friggerla a cucchiaiate!
Si possono mantenere calde scaldando il forno a 100 gradi e poi spegnerlo.