Ho ripreso questo post sul Polpettone genovese perché l’ho modernizzato, come vedete dalle foto!
La ricetta è sempre la stessa che è collaudatissima, magari un uovo in meno o del formaggio in più, andando anche a occhio!
Ho cambiato la presentazione che trovo molto comoda se si mangia per strada, soprattutto in estate al mare o nelle escursioni.
Penso che diventi anche più appetitoso per i bambini e i ragazzi, con la forma donuts: volendo si possono versare sopra delle salse, dal ketchup a una semplice salsa di pomodoro.
Io invece ho grattugiato sopra del formaggio di grana, ma più per la foto per richiamare le ciambelle che per esigenze di gusto.
Come dicevo il post è vecchio, forse uno tra i primi! Uno dei dilemmi dei blogger è su come comportarsi con i vecchi articoli. Si cambia e con esso il modo di scrivere: io a esempio andavo più sull’ironico mentre adesso limito a qualche battuta, ma cerco altri contenuti.
Non si sa mai se riscriverli o lasciarli come sono! Io tendenzialmente li lascio: se li trovo proprio poco affini li faccio cadere un po’ nel dimenticatoio!
Il polpettone genovese è un must e quindi ho deciso di variarlo un poco! Ho declassificato in fondo l’introduzione originale…anzi, proprio sbattuta a dire il vero! Le foto sono le stesse, escluse le ultime nella nuova forma perché non ne ho altre! Fare il polpettone genovese è come cuocere una pasta al burro, si prepara in scioltezza!
La ricetta e la presentazione
Riprendo un discorso che avevo già fatto e che mi attira strali dai miei concittadini (con ragione, eh? :D): maggiorana oppure origano?
Maggiorana, sicuramente, ma io utilizzo l’origano e trovo che ci stia benissimo. Non sono una fan dell’origano, giusto sulla pizza, nei funghi e nel polpettone di fagiolini e patate!
Per il polpettone donuts invece occorrono gli stampi senza cambiare nulla dell’impasto!
Ricetta Polpettone genovese e polpettone donuts
Ingredienti
- Fagiolini, 600 grammi
- Patate, 4 medie
- Uova, 4
- Formaggio grana grattugiato, 60 grammi
- Funghi secchi, poche fette
- Origano, q.b.
- Cipolla, 1 piccola
- Aglio, 1 spicchio piccolo
- Pangrattato, q.b.
- Olio evo
Procedimento Polpettone genovese
Spuntare i fagiolini, levare il filo e sbucciare le patate.
Cuocere in abbondante acqua salata per circa 15, 20 minuti.
Nel frattempo preparare i funghi, lasciandoli in ammollo in acqua calda e tritarli con la cipolla.
Rosolare in olio evo, utilizzando una padella che contenga anche i fagiolini.
Schiacciare le patate con lo schiacciapatate e tritare la verdura grossolanamente (ci possono essere anche dei pezzi).
Aggiungere il trito alla cipolla e fare insaporire per alcuni minuti mescolando spesso.
Lasciare raffreddare.
Tritare finemente l’ aglio.
Unire ai fagiolini le patate e le uova in cui si saranno amalgamati grana, aglio, origano e sale.
Mescolare con cura.
Polpettone genovese classico
Ungere il tegame e cospargerlo con un velo di pangrattato.
Versare il composto livellandolo bene.
Praticare con la forchetta una griglia: io disegno una griglia e ripasso lungo il perimetro.
(Sono un po’ pignola su questo passaggio perchè il polpettone, per essere tipicamente genovese, deve avere la griglia e su questo non si transige! :D
Oleare la superficie e cospargere ancora con poco pangrattato.
Infornare a 200° per 25 o 30 minuti.
Carlo lo cuoce nel forno a legna, dopo il pane.
Mangiare tiepido o freddo.
Nota.
Si può anche friggere anche se questo è uno di quei rari casi in cui con la frittura non ci guadagna particolarmente! Mia zia Irma lo friggeva nella classica padella di ferro!
Polpettone genovese donuts
Con l’aiuto di un pennello, distribuire un poco di olio in ogni stampo e distribuire un poco di pangrattato.
Versare il composto di fagiolini e patate dando una forma arrotondata.
Spolverare con un filo di pane grattugiato, fare qualche decorazione con i rebbi della forchetta e oliare leggermente.
Infornare a 180 gradi per circa 25 minuti o fino a quando avranno formato una crosticina.
Per richiamare i classici donuts, si può grattugiare sopra del formaggio di grana!
Anni fa…
Gira che ti rigira è tutto colpa dell’ antica Cina. Avete presente sicuramente il Taijitu (come nome magari non tutti, me compresa, e infatti ho cercato su Wikipedia), ovvero il simbolo che rappresenta lo yin e lo yang e,semplificando, il dualismo. Non voglio certo andare a infilarmi, più che altro per ignoranza, in disquisizioni sulla religione taoista e sulla filosofia confuciana … tranquilli! Mi riferisco, molto banalmente, alla contrapposizione delle cose, al continuo dualismo che permea la nostra vita, pensieri ed azioni.
“COSA C’ENTRA CON IL POLPETTONE???” … c’entra, chiaro!
Non solo nella mia città, (ma io vivo qui, quindi …) tutto è in contrapposizione (rigoroso ordine alfabetico nei vs!):Genoa vs Samp, in primis;
levante vs ponente, le amate riviere;
mare vs monti;
farinata vs pizza;
focaccia vs focaccia con la cipolla;
brioche vs focaccia a colazione… fino ad arrivare a
maggiorana vs origano: e qui ci siamo!Mi sono resa conto pochi giorni fa di non avere cucinato un polpettone in tutta l’ estate e non mi è andata giù. Sono corsa subito ai ripari; ho raccattato dei fagiolini, decisamente fuori stagione e bruttarelli. Preparandolo, ragionavo proprio sul dualismo: chissà cosa mi frullava in testa …
A Genova il “polpettone” è di fagiolini: ci sono diverse frittate, torte di verdure, ripieni ma il polpettone è unico, gli altri saranno “polpettone di”.
Ha pochissime caratteristiche fisse: è, appunto, di fagiolini e, sopra, deve avere una griglia praticata con la forchetta … ecco, la griglia è essenziale, altrimenti non è genovese ma “furesto”, su questo non ci si schioda. Posso aggiungere che non si usa prescinsoa, ma solo grana.
E ora, viene il bello. Ci sono due fazioni, letteralmente:origano o maggiorana?
Chiarisco subito: nelle ricette, antiche e non, vince decisamente la maggiorana.
Io, e qui mi vergogno quasi considerato il mio amore per la maggiorana, utilizzo l ‘origano preferendolo decisamente. Parlandone in giro, so che molte persone fanno come me. Che dire? Provatele entrambe: è un piatto salutare, si prepara in anticipo, si cuoce al forno e, in ogni caso, è buonissimo!