Ho scoperto su una piccola e vecchia cuciniera ligure la ricetta del Polpettone di cavolfiore, u porpetton de cöu sciô (pronunciato cousciù)!
A dirla tutta, sono una fan piuttosto tiepida del cavolfiore! Nella mia famiglia di origine lo mangiava solo mia mamma, gratinato con la besciamella: ne era ghiotta! Carlo invece lo “può” mangiare bollito con le patate, ma preferisce altri tipi di cavoli. Il massimo per entrambi è la verza o il cappuccio.
Sul libriccino ho letto che questa ricetta è nata per utilizzare le foglie del cavolfiore. Suppongo quindi che fosse soprattutto un piatto contadino, perché quello che compriamo ne è privo, eccetto le poche foglie alla base, dal torsolo.
Il cavolfiore e i Medici.
Il Cavolfiore ha origine incerta. Si sa per certo che si è diffuso inizialmente in Toscana. Sembra che Cosimo I de Medici, che amava avere alberi da frutto e verdure nella sua tenuta, ricevette in dono un sacchetto di semi di cavolfiore. La crucifera inoltre appare in un grande dipinto che raffigura il
Cavolfiore del canonico Venuti e ramolaccio del podere del Marchese Corsi,
un olio su tela del 1706, di Bartolomeo Bimbi, pittore alla corte di Cosimo III de Medici. Il quadro è conservato al Museo di Storia Naturale, Sezione Botanica, a Firenze!
Polpettone di cavolfiore, la ricetta.
Per me il vero polpettone genovese, quello di riferimento, è di fagiolini: buono ma estivo, questa ricetta è una valida alternativa invernale e, oltretutto, il cavolfiore si trova in molti mesi dell’anno!
Non avendo a disposizione le foglie, ho utilizzato le poche che c’erano. Per insaporirlo, ho aumentato i funghi secchi e usato un bello spicchio d’aglio! La mia maggiorana risente della stagione invernale con i rametti un po’ spogli, ma fa il suo dovere!
Ho fatto una presentazione da blogger, per così dire…ho alternato le classiche righe, perché il polpettone ha rigorosamente una griglia creata con i rebbi della forchetta, con i fiorellini del cavolfiore!
Ha un aspetto più carino e dinamico, ma dipende dal tempo che avete a disposizione! L’alternativa sono le classiche righe incrociate, in pieno genovese mood! :D
Polpettone di cavolfiore
Print RecipeIngredients
- Cavolfiore, 500 grammi
- Patate, 500 grammi
- Uova, 3
- Formaggio grana grattugiato, 40 grammi
- Cipolla, una media (60 grammi netti circa)
- Funghi secchi, 10 grammi
- Aglio, uno spicchio
- Maggiorana, q.b.
- Pangrattato, q.b.
- Sale
- Olio evo
Instructions
Togliere il gambo e tagliare le foglie. Nel mio caso l’ho diviso in due pezzi.
Sbucciare le patate e lavarle insieme al cavolfiore.
In una pentola, portare a bollore abbondante acqua salata e lessare le verdure. I tempi dipendono dalla loro dimensione. Nel mio caso, ho tolto il cavolfiore dopo 15 minuti e le patate con le foglie dopo 25 minuti.
Nel frattempo mettere in acqua calda i funghi e farli ammorbidire per circa 30 minuti.
Tritare la cipolla con i funghi e rosolare con olio evo in una padella.
Se si vuole fare la decorazione, tagliare alcune cimette di cavolfiore e tenerle da parte. Tritare grossolanamente le foglie di cavolfiore e la parte avanzata.
Versare il trito nella padella e fare insaporire mescolando per non fare attaccare al fondo. Fare raffreddare.
Schiacciare le patate con il passapatate e unirle al cavolo.
Aggiungere il formaggio grattugiato insieme all’aglio pelato e alle foglioline di maggiorana.
Salare e incorporare le uova intere di media dimensione.
Rassodare con una manciata di pangrattato.
Oliare un tegame di 26-28 centimetri di diametro e spolverarlo con il pangrattato.
Rovesciare l’impasto e livellarlo con una spatola.
Distribuire un velo di pangrattato e praticare delle righe diagonali con i rebbi della forchetta, alternandole con le cime di cavolfiore, altrimenti fare un disegno a griglia.
Far cadere un velo di pangrattato sui decori di cavolo, per renderli più croccanti.
Oliare la superficie del polpettone.
Infornare a 200 gradi per 30 minuti.