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Fattore Comune Recco 2019

by Francesca Vassallo
12 Novembre 2019
in Diario, Girovagando, Liguria, terra leggiadra, Non solo @lamaggioranapersa, Ricette
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Partecipare al convegno Fattore Comune Recco 2019 mi rende orgogliosa di essere Italiana! Parlo di quell’Italia vera, che spesso passa in secondo piano e che è fatta di lavoro, quasi abnegazione, e una grande passione!

Una passione che ho riscontrato sia nell’edizione dello scorso anno che in questa e, in particolare modo, nei protagonisti del Consorzio della Focaccia di Recco.

Lucio e Daniela Bernini, vulcanici e instancabili, hanno creato e fatto nascere questo evento che porta a Sori e Recco le nostre eccellenze.

Fattore Comune Recco 2019: il convegno a Sori.

Presentato dal bravo e competente Federico Quaranta e da Lucio Bernini, a un anno di distanza il Ten. Col. Mario Fiordaliso, comandante del Nucleo Carabinieri per il Nord Ovest per la tutela Agroalimentare, ha rimarcato come la loro attività abbia rilevato le frodi nel settore. In questo anno intercorso sono partiti da un capillare intervento a tutela del marchio IGP della Focaccia di Recco per approdare all’attuale verifica sul miele che inonda i nostri banchi!

Quello che è emerso, nei vari interventi e dai due conduttori, è stata l’importanza del ridare dignità al cibo! Si è ricordato infatti che nella storia dell’umanità il cibo curava mentre ora fa ammalare, focalizzando quindi l’attenzione sulla nostra identità, perché se manca la tutela di certi prodotti, perdiamo il senso di comunità!

I Consorzi, conservatori del nostro bene comune a Fattore Comune Recco 2019.

È In quest’ottica che risulta fondamentale il lavoro dei Consorzi, delle DOP e dei marchi IGP i quali, con le loro spesso piccole produzioni, si trovano a essere i custodi della nostra memoria tra mille ostacoli! Ostacoli come la burocrazia, sia nazionale che europea e l’impegno nel reperire sempre materiali di primissima qualità o la carenza di persone qualificate!

I consorzi sono una garanzia per noi consumatori perché seguendo un disciplinare di produzione rigidissimo con gli opportuni controlli, ci offrono la certezza di un prodotto eccellente!

Negli interventi finali a Fattore comune Recco 2019, Silvio Barbero di Slow Food ha invocato la fine dell’ipocrisia sulla sostenibilità! Tutti parlano e parliamo di sostenibilità, ma quanto lo siamo veramente? Occorrono i dati che devono essere confrontati negli anni per verificare il cambiamento effettivo!

Erano presenti molte autorità, a cominciare dai saluti di benvenuto e commiato dei sindaci di Sori,  Mario Reffo, e di Recco, Carlo Gandolfo, presente anche alle degustazioni della sera. Intervento appassionato dell’europarlamentare Massimiliano Salini e dei consiglieri regionali Franco Senarega e Lilli Lauro, oltre al vice Presidente del Consorzio della focaccia di Recco IGP Titta Moltedo e al Preside dell’Istituto Alberghiero Marco Polo Roberto Solinas.

Gianni Carbone, titolare insieme alla sorella Cristina del Ristorante Manuelina di Recco, ha ripercorso l’attività dell’Unione Ristoranti Piatto del Buon Ricordo di cui è presidente.  In conclusione ci ha anche comunicato la notizia che il suo ristorante sarà uno di quelli che parteciperanno al Gran Finale della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo a Parigi!

 

Farinata break!

Prima di descrivere le eccellenze, non posso non parlare, da genovese, del Farinata break: esperimento riuscitissimo e unico, secondo me, al mondo! Poter spezzare il convegno con fette di farinata calda cotte nel forno a legna di Edobar di Sori che arrivano direttamente nel testo in rame non ha eguali!

Fattore Comune Recco 2019: i prodotti e le degustazioni!

La giornata si conclude al Ristorante Manuelina di Recco che ospita i prodotti dei consorzi protagonisti del convegno!

Grande serata con prodotti eccezionali, ricchi di storia e di vissuto reale che si trasferisce in ogni singolo boccone: ve lo posso assicurare!

Fattore Comune 2019
Lilli Lauro
Interno Manuelina

Consorzio Salumi DOP Piacentini.

Unico in Europa a promuovere contemporaneamente tre prodotti, si adopera per tutelarne il marchio (ci raccontavano di una coppa piancentina…), oltre alla valorizzazione e alla formazione professionale!

Coppa piacentina. Tra i miei salumi preferiti, ha la particolarità di essere a minore contenuto di sale e di spezie.

Come fanno a ottenere un gusto così fantastico?

Con una stagionatura più lunga: ecco il segreto!

Si produce con i muscoli cervicali del suino e può essere lavorata solo nella provincia piacentina.

Salame piacentino. Solo di carne suina, va tagliato a fette rigorosamente spesse!

Pancetta piacentina. È il taglio grasso del suino e, come per la coppa e per il salame, deve essere lavorata esclusivamente nella zona della Dop.

Nota.

Per me che sono genovese, è un vero piacere percorrere la Statale 45 che nonostante un percorso indubbiamente tortuoso in particolare nel versante ligure, conduce a Piacenza attraversando panorami di rara bellezza e paesi ricchi di arte e di storia, tagliando da Torriglia e passando per Bobbio!

Castelmagno DOP.

Il Castelmagno per me tocca non solo il palato ma anche il cuore. La Valle Grana, zona di produzione, è una piccola valle stupenda che trova il suo culmine nel Santuario di San Magno, che domina severo la valle!

Formaggio a latte crudo, può essere d’alpeggio, se ottenuto oltre i 1000 metri, o di montagna se delle zone sottostanti. Ha una stagionatura minima di 60 giorni per arrivare all’anno per quello d’alpeggio.

Si consuma come formaggio da tavola, ma è ingrediente principe di molte ricette come con gli gnocchi! Insuperabile con le confetture, miele e, aggiungo io, anche con la mostarda di mele!

Fonduta di Castelmagno dello chef M. Pernati

Salame d’Oca di Mortara IGP.

Unica IGP insieme alla Focaccia di Recco, ha una storia antica che parte da Ludovico il Moro, signore di Milano e protettore di Leonardo da Vinci. Egli autorizzò l’allevamento delle oche per permettere alla comunità ebraica di produrre salumi secondo i precetti koscher.

Il salame d’oca è prodotto con carni del volatile e suine, sia grasse che magre e, ancora oggi, viene preparato anche in forma ecumenica senza carne di maiale.

Durante la degustazione scopro che, oltre al salame, preparano un ottimo paté che hanno spiegato non utilizza i metodi di ingrasso francesi, il marbré, la galantina e i ciccioli! Come ci dicono, dell’oca non si butta via niente, piume comprese che vengono raccolte durante la muta!

Salumi del consorzio
Salame ecumenica con solo carne d’oca

Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP.

Unico riso DOP italiano, si trovano atti scritti del 1606 che ne testimoniano la coltivazione nella zona. La DOP, che coinvolge 28 comuni tra le province di Biella e Vercelli, fruisce delle acqua che scendono dal Monte Rosa!

Nell’esposizione erano presenti due varietà di riso, il Carnaroli e il S. Andrea che ho avuto la fortuna di gustare entrambi!

Nella serata di degustazione dalla Manuelina il Carnaroli è stato superbamente proposto dallo chef Marco Pernati in un Risotto rosa con fonduta di Castelmagno DOP con una reinterpretazione del risotto di Enrico Bertolini.

Il giorno dopo invece presso il ristorante da Lino, dove abbiamo pranzato durante il press tour tra Recco e Camogli, lo chef ha cucinato per noi il riso S. Andrea con il Gavi DOCG! Quali scegliere? Mah…sono indecisa! Avrei bisogno di un altro sostanzioso assaggio!!  :D

Chef Marco Pernati della Manuelina
Riso Carnaroli Rosa dello chef della Manuelina
Riso S. Andrea al Gavi DOCG dello chef da Lino
Riso di Baraggia

Gavi DOCG.

Gavi è in Piemonte ma richiama la Liguria perché, oltre a essere un tempo ligure, molto ha in comune compresi i mitici ravioli! Prodotto in 11 comuni dell’Alessandrino, utilizza solo uva Cortese che è un vitigno autoctono del Piemonte!

Ha tre tipologie:

  • Bianco;
  • Frizzante che, con un invecchiamento di almeno un anno di cui 6 mesi di affinamento, ha la menzione Riserva;
  • Spumante. Può presentare la menzione Riserva con un invecchiamento di due anni con determinate caratteristiche.

Fattore Comune Recco 2019: la Liguria.

Eccoci alla nostra eccellenza IGP che mai ci stanchiamo di mangiare: la

Focaccia di Recco!

La zona di produzione comprende i comuni di: Recco, Sori, Avegno e Camogli. Ha vinto il primo premio del Festival Internazionale del Cibo di Strada per l’Italia ed è ormai una star del gusto in tutto il mondo!

Non può essere conservata né surgelata e la vera focaccia IGP può essere solo gustata nei luoghi del Consorzio presso i locali aderenti, sia ristoranti e che da asporto!

Degustazioni.

Erano presenti alla degustazione, come ogni anno, tre eccellenze liguri:

l’Olio extravergine d’oliva Riviera Ligure DOP, che interessa tutto l’arco della Regione. Sia quello ponentino, dal colore più giallo, che quello levantino, più verde,  hanno un gusto leggero e delicato;

il Basilico Genovese DOP, irrinunciabile per il vero pesto, tenero e delicato e totalmente privo dell’aroma di menta, che noi genovesi temiamo così tanto;

l’Enoteca Regionale della Liguria, che valorizza le nostre produzioni dalle 5 Terre al Rossese di Dolceacqua attraversando tutta la Regione.

Il gatto dipinto
Focaccia San Fruttuoso

Revello a Camogli.

Dici Camogli e pensi Revello…e viceversa! Impossibile andare a Camogli, sedersi sulla spiaggia e non salire quei pochi gradini che conducono da Revello e…belin che fugassa!! :D

Focaccia di Recco IGP, focaccia genovese declinata in tutte le maniere e modi, con una che per me è da urlo: la San Fruttuoso!

Si tratta della classica base di focaccia genovese con sopra polpa di pomodoro, olive, acciughe e origano! Semplice vero? Semplicemente divina! E poi, giusto per non farsi mancare nulla, si termina con i Camogliesi al rum: ma quanto sono buoni??

Padellone
Vista
Camogli
Lucio Bernini e agostino Revello
Belin che fugassa!
Focaccia San Fruttuoso

Ristorante da Lino.

Al ritorno dalla splendida Camogli, tappa da Lino con uno show cooking di due eccellenze della zona:

  • la focaccia di Recco…ma quanto sono bravi a stendere una sfoglia così sottile e larga senza romperla?? E il bello è che poi la rompono volontariamente per fare uscire il vapore e il formaggio!
  • i Pansotti che qui preparano con una leggera variante, un pizzico di funghi secchi. La signora ha una manualità che le permette di prepararli tutti uguali!

Al termine del pranzo aiutiamo la digestione, messa un po’ a prova ma impossibile resistere, con un giro per Recco, cittadina bombardata e distrutta nella Seconda Guerra Mondiale! Gli abitanti forse non lo riconoscono, ma io che sono foresta e vengo da fuori, ho visto tutte le trasformazioni positive che la hanno caratterizzata nei decenni!

È anche motivo di grande orgoglio non solo ligure, ma nazionale, perché ha la squadra di pallanuoto più titolata al mondo: la mitica Pro Recco!

 

 

Tags: dopfattore comunefocaccia di reccoigpreccosori
Francesca Vassallo

Francesca Vassallo

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