La marmellata di castagne è, per me, il classico esempio di come i gusti cambino nel corso degli anni.
Le castagne, tanto per citarne uno! Mai stata ghiotta, solo le caldarroste, ma giusto qualcuna e poi…ho sviluppato un amore incondizionato!
Ho iniziato con delle scofanate di caldarroste: in casa sono quella che mangia meno in generale e il doppio di rustìe, caldarroste in genovese, rispetto agli altri: Carlo, poverino, si trattiene per lasciarmele, Luca invece ha il cosiddetto sbrano…non mi supera, anche perché
a lui non piacciono molto
…mah!!!
Poi ho scoperto la marmellata di castagne: l’unica che mangio a cucchiaiate! Generalmente si mangia così la Nutella e io vado di marmellata che, tra l’altro, è dolcissima, effetto marron glacé!
Marmellata di castagne o confettura?
Che poi sarebbe corretto definirla confettura, ma io non mi sono mai abituata a fare questa distinzione studiata in inglese ai tempi della scuola, a seconda che fossero agrumi o altra frutta! Già, perché non ricordo che noi in Italia facessimo queste distinzioni e, da ignorante, non ne vedo neanche la necessità, a dirla tutta!
Ha una nota dolente, come spesso hanno le cose buone: una preparazione da Oscar della predisposizione zen…e a bruciarsi le dita, almeno per me che soffro un po’! E taglia, sbuccia, ti ustioni, non sbucci più, riscaldi perché la pelle non si toglie neanche a pregarla in ginocchio…e ricominci! Un chilo di passato equivale a una di quelle penitenze grazie alle quali sali un girone dantesco in un’ora!
Quest’anno abbiamo marroni a gogo, che non è una parolaccia, ma significa che li ho utilizzati in preparazioni salate, come ad es. la lonza ripiena, piaciuta anche al Carlo (il metro di paragone per mission impossible)!
ARTICOLI SUGGERITI
Marmellata di castagne
Print RecipeIngredients
- Castagne sbucciate, 1100 grammi preferibilmente marroni
- Zucchero, 700 grammi
- Bacca di vaniglia, mezza
- Rum biondo, 70 grammi
- Acqua, 2 bicchieri scarsi
Instructions
Cuocere le castagne in abbondante acqua con poco sale e qualche rametto di finocchio selvatico senza semi per 20 minuti o più: devono essere morbide.
Ora, predisponendoci in fase zen, pelare le pelate e passarle allo schiacciapatate o al passatutto. Se sono fredde e non ci riuscite perché diventano dure, utilizzate il robot.
In una pentola capiente, in modo da evitare gli schizzi, far sciogliere un poco lo zucchero con i semi della vaniglia e l’acqua.
Unire il passato di marroni e cuocere, a fuoco basso, per circa 30 minuti.
A neanche 5 minuti dalla fine, versare il rum.
Invasare in barattoli sterilizzati, chiudere subito e capovolgerli per 15 minuti circa.
Una volta iniziata, conservare in frigorifero.
Nota. La presenza dei semini di vaniglia, nella marmellata di castagne, può dare visivamente fastidio; se volete evitarla, potete usare in alternativa l’ estratto di vaniglia o la vanillina anche se, sinceramente, io opterei per la soluzione naturale.