I Corzetti stampati del levante ligure sono la pasta ideale per inaugurare la prima festa natalizia: siccome il lavoro c’è, dedichiamolo a una giornata di festa, non vi pare? :)
Non ho particolari tradizioni alimentari per l’8 dicembre: sicuramente qualcosa di “festaiolo”,ma nulla di specifico.
Una volta aspettavano le festività per mangiare meglio, di “grasso”: i ravioli, piatto di festa per eccellenza, venivano preparati (almeno per i miei nonni) nelle feste natalizie (Natale e Capodanno), Pasqua e festa del Santo patrono.
Da molto tempo ormai, magari li preparano (sono il mio tormento, non per il ripieno ma per la preparazione e un giorno, quando posterò la ricetta dei ravioli, ve ne parlerò con dimostrazione fotografica), moltissime persone li comprano abitualmente: tra l’ altro ce ne sono di tipi molto appetitosi.Noi non abbiamo queste abitudini: non ci limitiamo certo a 3 volte l’ anno, ma non sono molte di più e se fosse per quelli che cucino io sicuramente meno …
Ritornando ai corzetti stampati, di cui ho ampiamente parlato nell’ articolo sulla storia dei corzetti, trovo che sia una bella pasta: ottima come gusto, perchè la timbratura del corzetto raccoglie maggiore condimento, e scenografica da vedere, sia bianca che colorata, che colpisce e cattura sicuramente i commensali!
Ricetta Corzetti stampati all’ortica
Ingredienti
- Farina, gr. 300
- Ortiche, gr. 80
- Grana grattugiato, gr. 80
- Uova, 2
- Olio evo preferibilmente della riviera di levante, 2 cucchiai
- Sale
- Vino bianco, all’ occorrenza
Io consiglio di sbollentare appena l’ ortica: questa volta ho provato a non farlo, ma con un tuffo nell’ acqua bollente il sapore rimane più delicato.
Strizzare bene la verdura e tritarla fine: io eviterei il mixer per evitare l’ effetto poltiglia, non adatto per questa pasta.
Impastare tutti gli ingredienti.
Aggiungere eventuale vino bianco nel caso l’ impasto sia troppo asciutto, ottenendo una consistenza elastica e senza aggiunta di altra farina.
Formare una palla, coprire bene e fare riposare per almeno 30′.
Per chi è capace, tirare una sfoglia alta 2/3 mm., altrimenti fare delle strisce con la macchina della pasta.
Con il timbro, prima tagliare i cerchi e poi porre il disco tra le due parti stampate e praticare una leggera pressione. Se l’ impasto è ben dosato, non occorre aggiungere farina nella fase di stampa.
Con i ritagli di pasta che si formano, reimpastare e ripetere il procedimento o, volendo, fare delle lasagnette.
Cuocere in abbondante acqua salata per 4/5′ o secondo gusto.
Condire, ad esempio, con del sugo vegetale o di carne.
Nota. Reperire le ortiche, a volte, può essere complicato: si possono sostituire con delle borragini, sempre sbollentate, o con degli spinaci; in questo caso io eviterei di lessarli e li passerei al mixer con la farina: dopo averli lavati, devono essere ben asciutti.