I Cobeletti, o gobeletti sono i Pasticcini liguri: così li definisce la Cuciniera genovese nella vecchia edizione del 1902. Ne fornisce due versioni, una con il ripieno di marmellata “che più vi piace” e l’altra “di latte“, ovvero una crema ricca di pistacchi, pinoli e canditi!
Il loro guscio è una pasta frolla, la stessa ricetta che nella cuciniera serve per la Torta dolce di pasta frolla con marmellata e che ho utilizzato per questi dolci.
Nella Cuciniera c’è anche l’indicazione per preparare la marmellata con cui riempire i cobeletti, utilizzando come frutta le pere. Altre varietà di marmellate che si possono utilizzare sono quella di arance amare o quella particolare profumata di kiwi e kumquat profumata alla lavanda! Io ho usato una classica di albicocche fatta in casa.
Come accade spesso, difficile risalire alla maternità dei Cobeletti e diverse cittadine liguri se la contendono: Finale Ligure, Cogoleto e Rapallo sono le più note!
Tra queste Rapallo però è la più titolata, in quanto ha ottenuto la De.Co nel 2012 per il Cubeletto di Rapallo, ripieno di marmellata di mele cotogne.
Un’antica pasticceria li produce dal 1862, il Caffè Pasticceria Canepa che, tra i vari riconoscimenti, ha anche il Diploma di Speziale al minuto rlasciato il 20 ottobre 1862 dall’Università di Genova!
Il nome potrebbe derivare da un’antica parola genovese indicare complimenti, ma più facilmente deriva dalla loro forma che assomiglia a dei piccoli cappelli, cappelletti in genovese!
La caratteristica forma dei Pasticcini liguri deriva dagli stampi smerlati con cui vengono ritagliati e cotti.
La Fiera di Sant’Agata.
A Genova sono i dolci tradizionali per Sant’Agata, celebrata il 5 febbraio e occasione di una fiera molto amata nel quartiere di San Fruttuoso.
L’origini della Fiera risale al Medioevo e rappresentava la fine dell’inverno. È legata a un convento omonimo che era costruito sulle rive del Bisagno, il torrente che attraversa la Valle omonima e origine delle tante alluvioni che ha causato. Un tempo e fino a non molti decenni fa lungo le sponde del corso d’acqua erano presenti moltissimi orti e infatti fruttivendolo in genovese si dice besagnin, da Bisagno!
Probabilmente per questo motivo aveva grande risalto la vendita di piante, soprattutto da frutto: le persone scendevano dalle valli e paesi circostanti e aspettavano questa occasione per comprare alberelli da trapiantare. Anche i miei nonni andavano alla mattina presto per comperare tralci di vigna e semenze!
Fino a qualche anno fa la Fiera di Sant’Agata durava tre giorni e coincideva con il 5 febbraio, mentre adesso si festeggia nella prima domenica di febbraio.
Ricetta Pasticcini liguri o Cobeletti
Ingredienti
- Farina, 300 grammi
- Burro, 225 grammi
- Zucchero a velo, un etto
- Uova, un tuorlo
- Vino bianco, un cucchiaio (in sostituzione acqua di fior d’arancio
- Confettura di albicocche
- Stampi per i cobeletti
- Coppapasta di 8,5 e 6,5 centimetri
Procedimento Pasticcini liguri
Procedere come una normale pasta frolla.
Tagliare il burro a dadini e impastarlo con la farina in un robot.
Aggiungere il tuorlo, il vino bianco, o l’acqua di fior d’arancio, e infine lo zucchero a velo.
Formare una palla omogenea, avvolgerla nella pellicola alimentare e riporla in frigorifero per almeno mezz’ora.
Riprendere la pasta e stendere una sfoglia con il mattarello dello spessore di circa cinque millimetri.
Ricavare con i coppapasta dei cerchi per foderare e coprire gli stampi per i pasticcini liguri: devono essere in numero uguale.
Rimpastare gli avanzi di pasta e ritagliare altri tondi.
Foderare con i cerchi di pasta frolla più grandi gli stampini, facendoli aderire alle pareti senza premere.
Versare circa un cucchiaio di confettura e cercando di non riempire troppo per evitare la fuoriuscita di marmellata dalla pasta durante la cottura.
Coprire i pasticcini liguri con il cerchio di pasta più piccolo, facendo aderire i bordi per sigillare i cobeletti.
Accendere il forno a 170 gradi e, nel frattempo, porre i dolcetti in frigorifero.
Infornare i pasticcini liguri e cuocere per 20 minuti.
Una volta sfornati, lasciarli intiepidire e toglierli dagli stampi.
Quando saranno completamente freddi, spolverizzarli con lo zucchero a velo.
Note
Io li ho comprati in un negozio di articoli per la casa nel centro di Genova. Le dimensioni, se ti può essere d’aiuto, hanno un altezza di circa 3 centimetri e un diametro, nella parte più larga, di 7 centimetri.
Su che sito posso trovare gli stampi come in foto? Ne ho trovati di varie forme e dimensioni, ma diversi. Grazie
Ciao, purtroppo non li ho ancora preparati con la crema al latte! Sicuramente lo farò, ma la vecchia Cuciniera genovese non indica tutte le dosi e occorre bilanciare gli ingredienti!
si può avere anche la ricetta del ripieno al latte grazie anticipatamente e comunque
Grazie a te! Speriamo non troppo freddo!
Li farò domani sarà una giornata molto fredda grazie