Il Mare bene comune è il tema di Slow Fish 2019 che, giunto alla nona edizione, colorerà di blu il Porto Antico di Genova dal 9 al 12 maggio.
Il 19 marzo, nella Sala Trasparenza della Regione Liguria, Slow Food insieme alla Regione Liguria hanno presentato l’evento internazionale.
L’attenzione si focalizzerà soprattutto su tematiche mai così attuali, come l’inquinamento da plastiche, attualmente una tonnellata di plastica contro tre di pesce, e da sostanze chimiche, l’influenza del cambiamento climatico sul mare, la pesca indiscriminata.
Lo sapete che un tonno si riproduce dopo 5 anni e pensate quindi alle conseguenze della sua pesca prima di tale periodo! Tutti noi possiamo intervenire con un consumo consapevole, con piccoli gesti, come acquistare ad esempio le acciughe per le quali il ciclo riproduttivo è già avvenuto ripopolando il mare!
Mare: bene comune, Slow Fish 2019. Il male comune.
Perché bene comune e non solo di chi è direttamente coinvolto, come i pescatori o gli abitanti delle zone costiere?
Alcuni dati:
- 60 milioni: il numero delle persone che lavorano nel settore ittico;
- 17 mila: le specie marine del Mediterraneo.
Ma anche:
Plastica.
Dagli anni ’50 a oggi abbiamo prodotto 6,3 miliardi di tonnellate di rifiuti e il 95% si trova sui fondali.
Sovrapesca.
Il 33,1% delle specie sono pescate sopra la loro sostenibilità biologica.
Cambiamento climatico.
Gli oceani producono oltre il 50% dell’ossigeno mondiale e assorbono il 30% dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera. L’aumento di CO2 acidifica gli oceani (è stato detto alla presentazione che il 34% delle emissioni di CO2 è causa del sistema alimentare) e provoca cambiamenti e pericoli per il fitoplancton che a sua volta produce ossigeno: molto poco tecnicamente ma molto praticamente è il classico cane che si mangia la coda!!
Acquacoltura.
Produce il 43% di pesci consumati e può essere la via, purché in modo buono, pulito e giusto: senza mangimi, con attenzione all’inquinamento e al benessere degli animali.
Mare: bene comune, Slow Fish 2019. Le attività.
Per la prima volta, nella Slow Fish Arena i protagonisti del mare in tutte le loro accezioni si confronteranno con i visitatori della manifestazione, in una esperienza formativa ed educativa.
Attenzione come sempre al gusto e alla cucina con:
- Cene a opera di chef italiani e stranieri ospitate da Eataly;
- Laboratori del gusto
- Scuole di cucina con i cuochi dell’Alleanza Slow Food
- Mercato esposizione di pesci
- Piazzetta La Mia Liguria, che quest’anno ha ampliato i suoi spazi presentando i prodotti e le eccellenze della Liguria
- Cucine di Strada, Food truck e Piazza delle Birre
Mare: bene comune, Slow Fish 2019. Genova si apre al mondo.
Genova è chiamata ad aprire le sue case ospitando 100 delegati della rete di pescatori, cuochi, scienziati e attivisti che arriveranno da tutto il mondo.
Tutte le informazioni per partecipare a questa bella iniziativa:
https://slowfish.slowfood.it/progetto-ospitalita-in-famiglia/
e per compilare il form.
Mare: bene comune, Slow Fish 2019. Gli interventi.
Comincio da un appello ai 10.000 giovani liguri che venerdì sono scesi in piazza per manifestare per un futuro migliore. A loro dico: venite a Slow Fish, fatelo vostro ed entrate nel dibattito, costruite insieme a noi un’economia diversa, diffondete i principi dell’educazione ambientale, stringiamo le alleanze per il futuro.
Così Carlo Petrini, Carlin, fondatore e anima di Slow Food, ha esordito ieri nell’intervento conclusivo della presentazione, rivolgendosi ai giovani del movimento Friday for future, perché
loro è il futuro.
Ha anche avuto un pensiero per Genova e del suo legame e vicinanza con Cuneo, la sua città di origine, citando tra l’altro la bagna cauda, piatto tipico piemontese che però vede le acciughe salate come ingrediente principale!
Tra i vari interventi, il governatore della Liguria Giovanni Toti ha auspicato Genova, principale porto italiano, capitale del Mediterraneo e ha rimarcato quanto Slow Fish sia una prestigiosa vetrina internazionale per esporre le eccellenze enogastronomiche della Liguria.
Dell’intervento del sindaco genovese Marco Bucci mi piace ricordare il suo racconto personale e del suo legame con il mare. Ha rammentato di quando ragazzino andava ad aspettare suo padre all’uscita dall’ufficio e insieme uscivano in mare sul gozzo per andare a pescare. Al ritorno pulivano le bughe, perché a Genova le boghe si chiamano così, ma alla mattina il latte puzzava di pesce!
Mare: bene comune, Slow Fish 2019. L’appuntamento.
Arrivederci allora a:
Genova, Porto Antico
dal 9 al 12 maggio 2019
https://www.regione.liguria.it/
https://smart.comune.genova.it/
http://www.ge.camcom.it/IT/HomePage