Dopo gli Arrosticini abruzzesi, arrivano le Bombette pugliesi di Quelli della Bombetta alle Serate Gastronomiche Recchesi che ci conducono in questo viaggio tra le eccellenze gastronomiche dell’Italia!
Non le conoscevo ed è stato amore a prima vista…e assaggio!! Sono stata infatti alla prima serata dal Ristorante Vitturin 1860: sì avete visto giusto, 1860, perché è la data in cui il locale è nato e lo rende il più antico di Recco!
Sono arrivata presto, come faccio abitualmente, per parlare con i protagonisti della serata.
Il braciere era già acceso fuori dal ristorante e dove tutti abbiamo potuto vedere e seguire in diretta la preparazione e la cottura delle bombette pugliesi.
Impossibile non venire coinvolti dall’entusiasmo e dalla passione di Stefania e Francesco che raccontano il loro lavoro e la cura e attenzione che impiegano in ogni gesto.
Scopro così che per la brace utilizzano un carbone vegetale che proviene dalla Calabria, perché le essenze e il legno naturale incidono sul sapore della carne, e mi mostra la certificazione e le foto della carbonaia: uno spettacolo!
L’attenzione alla qualità degli ingredienti è altissima: acquistano il formaggio dai produttori del presidio Slow Food così come il sale!
Partecipare a una Serata Gastronomica Recchese non è semplicemente una cena, ma è una storia, un percorso culturale che ti arricchisce e ti rende orgoglioso di essere italiano, perché è questa una delle nostre ricchezze e punti di forza che troppo spesso trascuriamo o non valorizziamo!
La seconda serata vede protagonista il Ristorante da Ö Vittorio!
Le Bombette Pugliesi
Vero cibo di strada, nascono una cinquantina d’anni fa in Valle d’Itria, nelle Murge, dall’idea di alcuni macellai che le preparavano alla sera per i contadini che ritornavano dai campi e da gustare con un bicchiere di vino.
Sono degli involtini di capocollo fresco, la coppa, ripieni di Canestrato pugliese e conditi con sale e pepe.
Il Canestrato è un formaggio ovino che prende il nome dal canestro dove è riposto a stagionare ed è legato alla transumanza delle greggi dall’Abruzzo alla Puglia!
Se tu vuoi pecora bella
in estate alla Maiella
e d’inverno a Pantanella
Le Bombette pugliesi si cuociono infilzate da spiedi sulla brace o sul fornello, un forno dove gli spiedi sono posti in verticale e permette di far colare il grasso.
Si chiamano così perché il formaggio che si fonde nella carne crea una esplosione, una bomba di gusto: bombetta per la dimensione di ogni boccone, circa 3-5 centimetri di pieno sapore!
Sono un perfetto street food e finger food perché sono servite in coni di carta biodegradabile e quindi ideali da assaporare per strada, anche per le dimensioni ridotte!
Le bombette pugliesi sono abitualmente accompagnate a una fetta di Pane artigianale dell’Alta Murgia, presidio Slow Food e cotto nei tradizionali forni di pietra!
Bombette pugliesi e Focaccia col formaggio di Recco IGP: protagonisti della serata
Terra e mare è l’abbinamento vincente proposto dal Ristorante Vitturin 1860, in una danza dove Puglia e Liguria si incontrano!
Ed è subito un twist, su un Negroni sbagliato, l’entrée della cena con le polpette di acciughe!
L’antipasto misto di mare ci conduce tra Zucchine ripiene di palamita, le Alici marinate e la specialità pugliese: le Cozze arraganate, termine che indica il gratin con pane grattugiato o mollica rafferma, il tutto accompagnato dal Pane di Altamura!
È il momento delle cucine di strada e io tramite la vetrata del ristorante ho sempre “sotto controllo” la cottura dal vivo e dove Paolo non si stacca un minuto per tutta la serata!
Prima però “devo” mangiare la Focaccia di Recco: sono spesso a Recco in questo periodo, la gusto ogni volta ma non me ne stanco mai! La vedo e mi si scioglie il cuore! Come dico sempre, io adoro il formaggio fuso!!
Cosa dire sulle bombette pugliesi?
Le mangi e capisci termine e significato, perché è una vera esplosione in bocca.
Non ti aspetti una carne così morbida, che si scioglie letteralmente in bocca, con il formaggio in giusta proporzione, e non riesci neanche a capire come sia possibile…!
E allora ti rendi conto di quanta esperienza, abilità, pazienza occorrano per arrivare a questi livelli, dove l’alta qualità del prodotto si unisce alla capacità e alla professionalità dell’artigiano, perché molto dipende dalla cottura!
Complimenti Stefania, Francesco e Paolo!
Tutti noi cuociamo la carne alla brace, ma io non ho mai visto un pezzo di carne che non abbia almeno una briciola di bruciatura o che sia così morbido e scioglievole al palato!
Sporcamuss: un vero dolce da strada
Può un dolce così semplice essere così buono?
Semplice pasta sfoglia con crema pasticcera o, a volte, diplomatica e…zucchero a velo!
Lo zucchero a velo è determinante per il nome, perché la tipicità di questo dolcetto di forma quadrata è di sporcarsi il volto, ù muss in pugliese!
Quale dolce potrebbe essere più indicato dopo i cibi di strada e da mangiare in libertà?
Al Ristorante Vitturin 1860 lo hanno presentato con una crema al mandarino, una scelta perfetta dopo la scorpacciata di bombette pugliesi!
Grazie alle Serate Gastronomiche Recchesi e alle loro anima e cuore, i coniugi Bernini, che ci offrono la possibilità di conoscere, apprezzare e valorizzare le eccellenze gastronomiche italiane!