[dropcap]I[/dropcap]n Liguria, tra le carni bianche, il coniglio era forse il più cucinato; infatti sono presenti più ricette rispetto al pollo. Il motivo potrebbe essere che la gallina è un animale produttivo ed era anche fonte di sostentamento e di guadagno: le uova si consumano in tutti i modi e sono state un ottimo nutriente anche in tempi difficili! Questo discorso al giorno d’ oggi non è più valido e si è totalmente capovolto. Il pollo è decisamente più semplice e, soprattutto, più rapido nella cottura, per non parlare poi del petto che può essere quasi immediato! Basta vedere i banchi dei supermercati … e le pollerie, con i polli arrosto, hanno sdoganato del tutto il piumato animale!
Le ricette della mia regione, sugo a parte, generalmente utilizzano vino bianco ed erbe aromatiche, spesso con aggiunta di olive, noci e pinoli: questa ricetta non fa eccezione!
Ingredienti
- Coniglio, 1/2
- Vino bianco, qb
- Noci, 10
- Timo, circa 20/25 rametti
- Aglio, 2 spicchi
- Olio evo, qb
- Sale grosso
Lavare bene il coniglio, tagliarlo a pezzetti piccoli (Carloooooooooooo!!!!) e lasciarlo in acqua con 1 cucchiaio di aceto per almeno 1h (evito l’ acqua corrente per lo spreco).
Asciugare bene la carne e farle dare l’ acqua con 1 cucchiaio di sale grosso su fuoco moderato, senza farlo asciugare (io ho mantenuto il coperchio).
Dopo 10′ circa, levare l’ acqua e aggiungere olio evo.
Far colorire un poco, bagnare con poco vino bianco e aggiungere 3/4 di timo tritato con l’ aglio.
Aggiustare di sale, se serve.
Fare insaporire e proseguire la cottura per circa 30′, continuando a bagnare con il vino bianco e mantenendo il coperchio.
Nel frattempo, sgusciare le noci e tritarle grossolanamente.
Trascorso il tempo di prima cottura, aggiungere le noci e portare a cottura, circa 30/40′, bagnando con vino bianco alternato a poca acqua calda.
Poco prima di spegnere il fuoco, spargere le rimanenti foglioline di timo.
Una fresca insalata o patate al forno sono un ottimo contorno.