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Locanda Pesciolino, una questione di stile

by Francesca Vassallo
7 Dicembre 2018
in Non solo @lamaggioranapersa
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“… ma io l’ ho fatta casa …”

[dropcap]M[/dropcap]i piace entrare nei locali che hanno, e che raccontano, una storia; anche se mutata nel tempo, ha sempre un filo che la lega e ne permea il mutamento: questo è il PEsciolino e il suo filo è il mare che lo unisce alla città.  
La posizione non è casuale, è altamente simbolica, nel cuore della città ma con quella riservatezza tipica di Genova. Dietro l’ elegante Via Roma, a due passi da Piazza De Ferrari, riferimento del centro genovese, e da Via Garibaldi, con i suoi splendidi Palazzi dei Rolli; al bordo del centro storico e i suoi caruggi, dell’ Acquario e del mare. Tutti questi luoghi si rispecchiano nel Pesciolino e nella sua titolare, la Sig.ra Patrizia.

La vecchia insegna del primo locale nel centro storico
La vecchia insegna

Per me che amo i particolari e i dettagli, entrare nella locanda è amore a prima vista: con uno sguardo incantato cerco di cogliere, in un attimo solo, tutto il vissuto che mi si presenta. Ne approfitto, prima che arrivi Martina, la responsabile sales & marketing del ristorante e guida che ci affiancherà nel percorso (mi accompagna Luca), per scattare fotografie e osservare in giro: è molto intelligente e intuitiva, ci lascia ampi spazi per vivere questa esperienza… come una margherita da sfogliare. L’ impressione è di entrare in una casa accogliente, dove ogni oggetto rispecchia una memoria. I quadri con le rotte del sig. Tazio, marito di Patrizia, da Genova al Venezuela e la foto, in basso, con gli amici di traversata,  illuminati da bottiglie diventate lampade provenienti dalla Casa dei Capitani; i timoni, le lampade a muro, i numerosi pesci in ceramica e in ferro (gli oggetti in ferro e le lampade in bottiglia sono opera di un maestro artigiano che ha accompagnato Patrizia e la sua famiglia dagli inizi), i quadri di regate, la lampada basculante della gloriosa Raffello  … il legame con il mare è imprescindibile così come i ricordi di una vita insieme … un leggero sottofondo di musica jazz …
Mi racconta Martina che ogni tanto trova oggetti e mobili spostati da Patrizia, come quello stesso giorno, dove una credenza aveva cambiato parete nella Sala Viaggio, sì, perché è un percorso diviso in Sale, dove ognuna ha la sua personalità.
Sala Convivio, la prima che si incontra entrando  da Via Domoculta, perché per me è questa l’ “entrata”: è la Sala di Tazio, così la definisco io, il compagno di una vita recentemente perduto, dove tutto richiama la navigazione e il mare.

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Prima di salire le scale, c’è una splendida insegna colorata e luminosa, che è uno dei fili che uniscono la locanda alle precedenti esperienze, uno famoso locale in pieno centro storico e la Locanda dei Capitani, splendido scenario sul mare di Quinto nel levante genovese.
Sala Atmosfera, privé che può essere chiusa da un paravento per offrire riservatezza in meeting di lavoro e conviviali: domina un grande tavolo centrale, in vetro e cemento (paracarro trovato da Tazio, ingegnere costruttore di importanti opere cittadine) illuminato da una grande lampada di design Arco di Castiglioni.
Facciamo tappa in una curatissima enoteca, appannaggio di Romeo, il sommelier: sono tantissimi i dettagli che colpiscono, in un locale che molti considererebbero di servizio … i bei scaffali in legno, uno dei quali sormontato da una vecchia canoa trovata sulla spiaggia … il tavolino centrale, le lampade dalla luce calda e, appeso, il diploma di sommelier della figlia Valentina.
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Sala Esperienza, la mia preferita: un luminoso salotto colorato dove il richiamo al mare e alla storia personale è forte: tra tutto, e non è poco, spicca un quadro con nodi marinari, trait d’ union con i precedenti locali. I colorati pesciolini sono un filo che accompagna in tutte le sale.
Sala Viaggio: l’ ultima sala della locanda, a stretto contatto con la cucina, essenza del PEsciolino, che riesce a mantenere una discrezione assoluta. Per la sua posizione e gradevolezza, è il cuore pulsante del locale e filo conduttore con la sala da pranzo del Best Western City Hotel, di cui è ristorante esclusivo.

Sala Best Western, per un pranzo veloce o alla sera per la formula easy dinner
Sala Best Western

La Sala Pranzo, dove vengono serviti anche gli “easy dinner”, si stacca completamente dallo stile della locanda, ma riesce ad esserne parte integrante, grazie anche alla coloratissima mise en place scelta da Patrizia.
Qui c’è l’ uscita, o l’ entrata, sulla bella Piazza S. Sebastiano, l’accesso all’ hotel.
Anche nelle proposte coniuga sapientemente tradizione e innovazione: oltre a pranzo e cena, offre la moderna formula di easy dinner, un menù degustazione alternativo all’ apericena, ideale ad es. per un pre cinema o teatro, o anche solo per un giro nei caruggi.

PEsciolino SRL
Vico Domoculta 14
Piazzetta San Sebastiano
entrata Best Western City Hotel, Genova
+39 010 5532131
al LUNEDì al SABATO, CHIUSO la DOMENICA
pranzo 12:00 – 15:00
easy dinner 18:30-20:00
dinner 20:00 – 23:00

Pesciolino artigianale in ferro appeso alla parete
Pesciolino artigianale in ferro


Patrizia è una signora raffinata di origini modenesi, trasferitasi a Genova in giovane età, genovese e amante di Genova più di tanti concittadini. Ascoltare i suoi racconti ( è una narratrice che cattura l’ attenzione, dotata di humor e autoironia) fa subito pensare che “sono racconti di amore”: per il compianto marito Tazio, per le figlie, il suo lavoro, i suoi collaboratori, il suo vissuto, per la città … il velo di malinconia, che mi sembra intendere a tratti, lascia subito il posto alla sua determinazione e imprenditorialità, questo forse un residuo modenese!
Racconta di suo marito, nato a Brescello (di Guareschi memoria) ed emigrato in Venezuela nel dopoguerra, dove ha vissuto per 20 anni. Ingegnere costruttore di strade, si porta dietro i macchinari per il suo lavoro: la nave, che doveva attraccare a Napoli, fa rotta invece per Genova e, in seguito, l’ incontro e il grande amore. Ha una grande passione: il mare; esperto subacqueo, cura personalmente i lavori di scavo nel bacino per la costruzione della parte di Soprelevata nel porto di Genova e veleggia con amici nella traversata Genova-Venezuela. Patrizia lo accompagna nelle tratte più brevi. Trasferiti a Roma, per lavoro, la figlia Valentina, universitaria, lavora presso la Cantina Squarciafico (perché “ho piacere che i figli lavorino” mi dice), dove coltiva la passione (e trasmette alla mamma) per la ristorazione, conseguendo il Diploma di Sommelier.
Ritornati a Genova, inizia la grande e fortunata avventura: prima nel centro storico, in un locale da ristrutturare … Patrizia dice una frase, d’ impeto, che mi colpisce e che racchiude la sua filosofia

                                                      “… era mal tenuta, rovinata,  ma io l’ ho fatta casa”

Sala della Casa dei Capitani a Quinto, Genova
Casa dei Capitani

e così fa, secondo uno stile che la accompagna in tutti questi anni. Il locale però è troppo piccolo e, anche, il richiamo del mare è troppo forte.
Ecco la Casa dei Capitani, in una splendida casa patrizia sul mare di Quinto, quartiere del levante genovese: era chiamata così perché era un circolo dei capitani, dove andavano a trascorrere il tempo libero. La cornice è raffinata, ligure e la cucina sempre di ottimo livello. I cambiamenti di vita, il richiamo della città e del suo centro storico hanno la meglio e il 31 dicembre del 2015 chiude il ristorante, per iniziare la sua nuova avventura in un’ altra scelta vincente.

Tags: Casa dei CapitanigenovalocandaPEsciolinostorytelling
Francesca Vassallo

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