con la Torta di zucca e funghi, preparata per l’undici novembre, ho pensato che anche i Santi hanno una loro graduatoria, in pratica un indice di popolarità: uno dei più amati, già da bambini, è San Martino di Tours.
Chi non lo ha apprezzato nell’ episodio del mantello diviso in due e donato a un povero seminudo e intirizzito? e chi non ricorda il:
“San Martino, campanaro, suoni tu, suoni tu!
Suonan le campane, suonan le campane!
Din, don, dan, din, don, dan!”
Devo dire che, sia nelle famiglie di origine sia nella mia, non abbiamo una tradizione di ricette con la zucca: mamma la usava solo nel minestrone perchè “rinfresca” (termine che diceva tutto (?) e conclusivo) e, quindi, tutte le zucche che seminava il nonno finivano in minestre!
Nella mia famiglia invece l’ ostacolo è Carlo:
Facciamo un risottino con la zucca?
Ma cosa ti gira ……??? Se proprio vuoi di nuovo fare il risotto (ovvero, l’ ultimo 40 gg. fa), fallo almeno con il tuccu (già espressa sull’ argomento).
Se però sul risotto c’è ancora uno scambio di parole, sui ravioli di zucca è OFF LIMITS, ergo, vietato parlarne … ma, a San Martino, non possiamo almeno fare una torta in suo onore?
Ingredienti
Per la pasta:
Farina 0, gr. 250
Vino rosso, gr. 80
Olio evo, gr. 80
Noce moscata grattugiata
Sale
Per il ripieno:
- Zucca, gr. 800 circa
- Funghi chiodini, 10/12
- Rosmarino, 2 rametti
- Aglio, 1 spicchio piccolo
- Latte, qb (o acqua)
- Noce moscata grattugiata
- Pepe macinato
- Olio evo
Sbucciare la zucca e tagliarla a dadini.
Sminuzzare le foglie di rosmarino e l’ aglio. Nella pentola a pressione, o in un tegame se avete tempo, soffriggere gli odori per 2/3′ in una dose generosa di olio evo e versare la zucca.
Far insaporire per qualche minuto, coprire con il latte o l’ acqua e far cuocere per circa 15′. Se rimane del liquido, proseguire la cottura e far asciugare.
Aggiustare di sale, spolverare di noce moscata e passare al minipimer, ottenendo una purea.
Preparare la pasta amalgamando tutti gli ingredienti: lavorare bene, formare una palla e riporre coperta in frigorifero.
Pulire bene i funghi, togliere i gambi e farli bollire in acqua salata per 15′ circa, cambiando anche l’ acqua dopo 5′.
Cercando di non romperli, colare i funghi e rosolarli con olio evo, 2 spicchi di aglio spolverando di abbondante pepe.
Cuocere per una decina di minuti e spegnere.
Stendere la pasta foderando una tortiera di cm. 26 di diametro (io abitualmente uso come base la carta forno), lasciando un bordo alto 2/3 cm..
Versare la purea di zucca raffreddata sullapasta e, sopra, disporre i funghi allargati.
Cuocere in forno caldo a 180° per 30′ circa.
Nota. Da non credere, e faccio ancora fatica adesso, ma il Carlo ha apprezzato: certo, preferisce “tortadibietole-polpettone-frittata-ecc.ecc” ma ha mangiato tutta la fetta qui sotto!!!
Crescendo negli anni, si potrebbe aggiungere che l’ 11 novembre, data della sepoltura di San Martino, aveva inizio nelle campagne l’ anno agrario e, sempre in questa data, si inizia il vino novello accompagnato dalle caldarroste perchè:
“A San Martino ogni mosto diventa vino”
E possiamo non parlare dell’ estate di San Martino che segue a ruota quella dei Santi, soprattutto con il caldo di questi giorni?
Quale modo migliore per concludere con il San Martino del Carducci, anche se, pare, si sia ispirato ai versi antecedenti del Nievo (eh eh Carducci, non si copia! :D ): ve la ricordate, vero?
La nebbia a gl’ irti colli
piovigginando sale
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’ aspro odor dei vini
l’ anime a rallegrar.Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando
su l’ uscio a rimirartra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’ esuli pensieri,
nel vespero migrar.