Sarà perchè è nato in condizioni estreme, ma il piccolo pino Carega è diventato il simbolo della forza e del coraggio ligure di fronte agli eventi che colpiscono la Liguria.
Lungo la strada che da Santa Margherita conduce a Portofino, prima di arrivare a Paraggi nei pressi dell’Abbazia della Cervara, si nota in prossimità della costa uno scoglio con sopra un alberello.
Lo scoglio è a forma di sedia, carega in genovese, con lo schienale verso la strada e di cui se ne intravede il sedile: da qui il nome Scoglio della Carega.
Sembra dalla fine degli anni Cinquanta, vi è nato e resiste un pino d’Aleppo, pinus halepensis, diffuso in tutta l’area mediterranea e particolarmente resistente. Vive dove praticamente altri non riescono, anche in fenditure delle rocce, quasi senza terra e in condizioni di siccità.
Lo scoglio Carega, composto di puddinga, un particolare conglomerato tipico della zona, ospita spesso cormorani, gabbiani e altri uccelli che si posano anche sui rami del pino.
Si riescono a immortalare facilmente con una foto!
Pino Carega: simbolo di resilienza e riscatto
Perchè un alberello così minuto è diventato un simbolo dell’orgoglio e della resistenza di una Liguria martoriata da alluvioni, crollo del Ponte Morandi e bufere??
Nella tremenda mareggiata del 29 ottobre ha resistito indomito alle onde alte oltre dieci metri. É stata una devastazione totale della costa, da ponente a levante.
La forza del mare ha distrutto moli, edifici, sollevato massi e distrutto strade, come quella che conduce a Portofino: questo piccolo pino ha resistito, come un Davide contro Golia e tutti noi lo amiamo!