I funghi chiodini sono molto comuni e crescono in tutta Italia, ma occorre attuare alcune precauzioni prima di consumarli!
Il loro nome scientifico è Armillariella mellea, dal latino armilla che significa braccialetto ad indicare l’anello intorno al gambo e melleus riferito al miele per il colore dei funghi. venifano definiti anche gli asparagi dei funghi, perchè se ne consuma solo la parte apicale!
I funghi chiodini crescono in gruppi su tronchi di conifere e latifoglie e sono un pericolo per gli alberi perchè ne provocano il marciume radicale.
Hanno un gambo non commestibile che varia dai cinque ai venti centimetri. il cappello passa da pochi centimetri e ricurvo negli esemplari giovani ai quindici centimetri e piatto in quelli più vecchi. le lamelle nella parte inferiore sono numerose.
Si trovano facilmente nei campi, boschi, lungo i ruscelli, sempre sui tronchi o radici degli alberi. occorre fare attenzione a non confonderli con Hypholoma fasciculare, detto chiodino giallo o zolfino, e la Galerina marginata, chiodino striato, che è velenosa.
Una regola essenziale per consumare i funghi chiodini!
I funghi chiodini sono commestibili e saporiti, ma
devono essere bolliti in acqua salata per quindici minuti circa prima di essere consumati. Durante la bollitura, si forma una schiuma che deve essere rimossa.
I funghi chiodini sono gustosi e ricercati, facilmente reperibili anche nei supermercati.