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Dolce del Santo, miracolo di bontà per Sant’Antonio

by Francesca Vassallo
12 Giugno 2019
in Ricette, Torte
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Stesso nome ma attribuzione diversa per una nuova torta denominata Dolce del Santo e dedicata a Sant’Antonio anche se, in questo caso, è quello da Padova!

Il Dolce del Santo Antonio da Padova.

Dopo la torta dedicata a Sant’Antonio abate, la cui festa è il 17 gennaio, ritorno con quella dedicata al santo portoghese che ricorre il 13 giugno.

L’origine di questo dolce è antica: i frati della Basilica di Padova distribuivano ai poveri e ai viandanti una pagnotta per alleviare la fame. Negli anni è diventata tradizione prepararla in forma sempre più arricchita e si trova nelle pasticcerie dei dintorni.

La forma a cupola ricorda la Basilica, ma anche l’aureola sul capo del Santo e, secondo me, la chierica ovvero la forma di capelli dopo la tonsura!

Il Dolce del Santo è composto da due parti: una base di pasta sfoglia che racchiude un ripieno alla base di confettura di marmellata, uvetta e mandorle tritate. Sopra un impasto simile al pan di Spagna, arricchito con del burro e senza lievito, su cui ricadono i lembi della sfoglia.

Il dolce del Santo è semplice da preparare, se si compra la pasta sfoglia già pronta, come ho fatto io.
L’unica accortezza è di lavorare a lungo le uova per rendere il composto spumoso e ben montato.

Nella ricetta ci sono anche le scorze di arance candite: io le ho eliminate ma ho aggiunto più uvetta!

Il risultato è una torta molto soffice, perfetta anche per la colazione da inzuppare nel latte!

Dolce del Santo fetta nel dettaglio

Sant’Antonio da Padova.

Sant’Antonio è uno tra i più venerati in italia e nel mondo. Nato in Portogallo, di cui è patrono, nel 1195 come Fernando Martins de Bulhões, divenne prima Agostiniano e, in seguito, frate Francescano. Instancabile nella predicazione e debole nel fisico, morì il 13 giugno 1231 a Padova.

Fu sepolto nella chiesetta di Santa Maria Mater Domini, il suo rifugio spirituale e poi traslato nel 1262 nell’attuale Basilica costruita per lui.
Venne proclamato santo solo undici mesi dopo, mentre la Chiesa poi nel 1946 lo proclamerà Doctor evangelicus.

Tra i tanti simboli legati a Sant’Antonio, il più noto è il giglio bianco, detto anche di sant’Antonio, simbolo Il giglio di purezza e della lotta contro il male.

Moltissimi i miracoli a lui attribuiti, come la mula che, digiuna da giorni, rifiutò la biada e si inchinò davanti all’ostia. Oppure il neonato parlante, il piede reciso e riattaccato e la predica dei pesci a Rimini!

È protettore, tra gli altri, dei nativi americani, del matrimonio, delle donne incinte e della sterilità e a lui si rivolgono le ragazze in cerca di marito!

Si invoca e si tira in causa spessissimo, anche perché per tradizione sembra che abbia a disposizione tredici miracoli quotidiani da poter esaudire!

I padovani ritengono anche il Dolce del Santo un miracolo…di bontà! :D

Dolce del Santo ingredienti

Dolce del santo

Serves: 8
Cooking time: 30 minutes
Level: facile
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Ingredients

  • Pasta sfoglia rotonda, un rotolo
  • Uova, 4 (circa 230 grammi di peso)
  • Zucchero, 180 grammi
  • Farina 00, 150 grammi
  • Fecola, 50 grammi
  • Burro, 120 grammi
  • Uvetta, 100 grammi
  • Mandorle pelate, 60 grammi
  • Marmellata di albicocche, 3 cucchiai
  • Vanillina, mezzo cucchiaino

Instructions

In un robot o con lo sbattitore, rompere le uova e sbatterle a lungo con lo zucchero e la vanillina: occorreranno circa 20 minuti.

Nel frattempo tagliare il burro a dadini e scioglierlo nel microonde.

Tritare metà delle mandorle e frantumare grossolanamente le rimanenti con un coltello.

Setacciare insieme la farina con la fecola.

Srotolare la pasta sfoglia e allargarla con il mattarello per ampliare la superficie.

Rivestire con la sfoglia, direttamente sulla carta alimentare, un tegame di 20 centimetri di diametro e ripiegare i margini verso l’esterno.

Dolce del Santo preparazione ingredienti
Dolce del Santo preparazione impasto
Dolce del Santo riempimento guscio di sfoglia
Dolce del Santo da infornare con lembi ripiegati

Distribuire la marmellata di albicocche sul fondo e spolverare sopra con la farina di mandorle.

Aggiungere l’uvetta e le mandorle tritate.

Quando le uova saranno chiare e spumose, versare a filo il burro fuso.

Trasferire il composto in una ciotola e, con una spatola, unire la farina e fecola mescolando con un movimento dall’alto verso il basso per non smontare le uova.

Rovesciare il composto nella tortiera e ripiegare con delicatezza, perchè non affondino, i lembi di pasta sfoglia sull’impasto.

Infornare a 175 gradi per 30 minuti e lasciare nel forno spento con sportello chiuso per 5 minuti.

Dolce del Santo dettaglio

Tags: festivitàmandorlesant'antoniotorta
Francesca Vassallo

Francesca Vassallo

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