[dropcap]I[/dropcap] francesi, si sa, sono un po’ perfettini: ad es. hanno molteplici nomi per le varie torte o dolci … mica come noi che ce la caviamo banalmente con torta, crostata e, se non sappiamo come chiamarlo, va bene un generico dolce … (anche se pure noi italiani, devo dire, stiamo imparando)!
E poi, riconosciamolo,un conto è dire: “vuoi una fetta di tarte tatin?” contro un “vuoi una fetta torta di mele rovesciata?” O_O HORREUR! ed effettivamente!
Sul nazionalismo francese nessuno discute, penso neanche i cugini francesi, ma nessuno parla mai del “nazionalismo francese degli italiani che si sono trasferiti in Francia e che poi ritornano in Italia” (en avoir par-dessus la tête)!!! e lo posso dire a ragion veduta!
Mio zio Paolo, fratello di mia mamma, si trasferì nel sud della Francia dopo la guerra (e di questo vi racconterò in seguito!) e rientrò a Genova dopo la pensione: più francese dei francesi, probabilmente fece fatica ad ambientarsi (non che quando veniva in Italia in vacanza cambiasse molto), in realtà! Persona amabile e generosa, ma sul tasto Francia e “gli italiani” …
Ritornando all’ argomento principale, la torta, e alla pignoleria francese, il clafoutis è semplicemente clafoutis e NON clafoutis di ciliegie perchè questa meravigliosa torta è solo di ciliegie.
Aggiungiamo anche che ha origine antiche, della zona del Limousin nell’ Occitania francese.
Volete farla con altra frutta fresca? o forse con frutta secca? Ma allora chiamatela “flognarde, o flaugnarde, o flougnarde”, parbleu!!
E ovviamente: “viva la France“!
Ingredienti
- Ciliegie nere, gr. 700 circa (devono coprire il fondo della tortiera)
- Latte, ml. 200
- Uova, 3
- Farina, gr. 120
- Zucchero, gr. 100
- Bacca di vaniglia, i semini di 1/2
- Burro, gr. 30 per la torta + quello per ungere bene la tortiera
- Carta forno, per ricoprire la tortiera (eventuale)
Pulire e asciugare bene le ciliegie e disporle sul fondo della tortiera ben imburrata (io a volte uso la carta forno e sopra il burro: fa in modo che i bordi non si attacchino).
Accendere intanto il forno a 170° (io ventilato).
Sbattere le uova intere con lo zucchero e i semini di mezza bacca di vaniglia finchè non montano.
Aggiungere il burro fuso leggermente tiepido e amalgamare bene.
Unire la farina a cucchiaiate evitando accuratamente la formazione di grumi; a questo punto versare il latte a filo continuando a mescolare (con uno sbattitore o quant’ altro, bien sûr!).
Coprire con l’ impasto le ciliegie ed infornare a 170° per circa 40′!
Cospargere di zucchero a velo eBon appetit!
Nota. Io la mangio relativamente calda, tiepida e fredda. Non mi piace invece fredda di frigorifero, d’ altra parte non abbiamo problemi di conservazione …!
Zio Paolo univa all’ impasto anche un bicchierino di cognac: io non lo metto ma si abbina benissimo. Lui inoltre adoperava la vanillina (1 bustina).
I noccioli delle ciliegie nel dolce sono una grande seccatura: se per caso te lo dimentichi come minimo un dente è assicurato però, in effetti, danno un gusto diverso al clafoutis e quindi facciamo attenzione, ma lasciamoceli!
Voglio aggiungere anche che il mio francese è limitato a poche parole o frasi mentre mi è più facile quello maccheronico, un po’ come il genovese! :D