Ok, in effetti i Biscotti Garibaldi nel loro soprannome inglese, perché sono di origine inglese per opera di uno scozzese, non sono poi così invitanti…forse perché noi Italiani siamo poco ironici quando si parla di cibo?
Da noi il mangiare è una cosa seria, c’è poco da dire, e siamo meno disposti a scherzare in materia. Penso a esempio alla Merde de can, gli gnocchi di bietole che assomigliano proprio a quello e, anzi, i nizzardi fanno il possibile perché sembrino proprio quello: a me, come raccontavo, fa ridere, ma tutto l’insieme non è certo invitante!! :D
Lo stesso per i biscotti Garibaldi, chiamati anche cimitero di mosche. Perché poi? Perché l’uvetta che è in mezzo ai due strati di pasta ricorda, agli inglesi appunto, una mosca spiaccicata! sinceramente, a me non sarebbe mai venuto in mente! Ora, se proprio volessimo avere un’opera perfetta, dovremmo ammorbidire un poco l’uvetta nel liquore ma questo è un passaggio che in pochi fanno. D’altra parte non è necessario essere così realistici, no?
C’è da dire che in Inghilterra tutti i dolci con l’uvetta passa sono Flies’ graveyard, cimiteri di mosche o, anche, sandwich di mosche!!
Garibaldi e i biscotti.
Personaggio decisamente complesso, era veramente popolare in Inghilterra.
Nella sua visita a South Shields nella Contea di Tyne nel nord-est dell’Inghilterra, avvenuta nel 1854, ebbe un’accoglienza calorosissima. Questo ispirò John Carr, uno scozzese e tra i più grandi produttori di biscotti industriali che creò il biscotto dedicato all’eroe. Due sottili strati di pasta frolla che racchiudono uno strato di uvetta di Corinto. Hanno la particolarità di essere in strisce da cinque e perforati, in modo che si possano staccare l’uno dall’altro..
Questi biscotti sono diffusi anche negli Stati Uniti e nei paesi di tradizione anglosassone.
La ricetta dei Garibaldini.
Nelle mie intenzioni avrei dovuto pubblicare i biscotti Garibaldi per il 2 giugno…e li ho anche preparati! E poi…ho perso le foto del cellulare, ma quelle dei biscotti le avevo già trasferite, c’era Luca in arrivo dopo un lungo periodo. avevo da preparare e addio 2 giugno!.
Mi è dispiaciuto perché secondo me, a parte il 2 giugno è la ricorrenza della morte di Garibaldi, si potrebbe definire un precursore della nostra Repubblica visto che è stato protagonista dell’Italia unita! Questo mi ha dato modo di ripetere la ricetta e di apportare alcune piccole modifiche che l’hanno migliorata, non solo secondo me ma anche per Carlo che li adora!
Ho sostituito una piccola percentuale di farina autolievitante con quella 00 che stempera il gusto lievito che a volte si sente.
Ho cambiato anche la temperatura del forno che ho alzato cuocendoli a 200 gradi: ho visto le immagini dei biscotti Garibaldi di Ottolenghi ed erano bis-biscotti, più dei miei! E poi, cosa fondamentale, li ho punzecchiati con i rebbi della forchetta che la volta precedente avevo dimenticato :D
La ricetta è veramente veloce, senza tempi di attesa: da preparare spesso!
Biscotti Garibaldi
Print RecipeIngredients
- Farina autolievitante, 330 grammi
- Burro freddo, 85 grammi
- Zucchero, 85 grammi
- Latte intero, circa 80 grammi
- Uvetta, 140 grammi
- Sale, un pizzico
- Albume, uno per la cottura
Instructions
Tagliare il burro a dadini ed eventualmente rimetterlo in frigo: deve essere ben freddo.
Preferibilmente in un robot, mescolare la farina con lo zucchero, il pizzico di sale e il burro.
Azionare con brevi movimenti fino a quando gli ingredienti avranno una consistenza sabbiosa.
Unire il latte e, appena la pasta sarà omogenea, trasferire sulla spianatoia leggermente infarinata.
Dividere la frolla in due parti uguali e stendere in un rettangolo di circa 25×35 centimetri.
Su una sfoglia, distribuire l’uvetta e coprire con l’altro foglio di pasta.
Stendere con il mattarello e regolare i bordi con un coltello (io non l’ho fatto e mi sono tenuta i bordi irregolari).
Trasferire la pasta su un foglio di carta forno e sul tegame del forno.
Tagliare dei rettangoli di circa 3×7 centimetri e spennellare con l’albume leggermente sbattuto.
infornare a 200 gradi per circa 20 minuti, mezz’ora: dovranno essere piuttosto colorati e biscottati.
Per evitare che si alzino conviene bucherellare la superficie con una forchetta..
Far raffreddare e conservare in un barattolo chiuso.