Lo Stufato alla Guinness è il piatto più indicato per la festa di San Patrizio, patrono dell’Irlanda.
Variante del celebre Irish stew, lo spezzatino irlandese, rappresenta ancora di più la festa nazionale per il suo ingrediente principale che è un simbolo in tutto il mondo: la birra Guinness.
Questo piatto, di facile esecuzione e di lunga cottura, richiede una pentola particolare ovvero la dutch oven.
È una pentola generalmente in ghisa che riproduce la cottura nel forno e con un coperchio sul quale si possono
inserire braci ardenti o acqua calda.
E’ una pentola che vi consiglio insieme alla cocotte perché fa la differenza per la cottura delle carni, come nella ricetta recente dello Stinco alla birra (eh sì, questo è il periodo delle ricette con la birra!).
In mancanza, potete usare una pentola dal fondo pesante.
Come per tutte le ricette così popolari, ci sono innumerevoli varianti.
Intanto le verdure: solo patate, aggiunta di carote e perché no gli champignon? senza tralasciare la pastinaca, radice molto diffusa nel Regno Unito.
Anche la carne è incerta: manzo o vitello, montone o agnello, ma anche il maiale…
Ci sono delle certezze: le foglioline di timo, le due foglie di alloro…(e perché ne usi una sola? perché l’alloro in giardino ha un gusto molto forte!:D) e la birra Guinness, rigorosamente stout, anzi, extrastout!
Per la ricetta dello Stufato alla Guinness ho scelto la Foreign Extra Stout di 7.5°, una birra decisamente importante!
Ed ecco la mia ricetta!
Ricetta Stufato alla Guinness
Ingredienti
- Sottopaletta, 900 grammi (cappello del prete)
- Birra Guinness Special Export, 45 centilitri
- Patate, 600 grammi
- Carote grosse, 330 grammi circa
- Cipolle bionde, 300 grammi
- Sedano, 50 grammi
- Aglio, 2 spicchi medio grossi
- Concentrato di pomodoro, 2 cucchiai
- Acqua, 1 cucchiaio
- Farina, 2 cucchiai
- Sale fino, un cucchiaino
- Pepe nero macinato, un cucchiaino
- Timo, un cucchiaino di foglioline
- Alloro, una foglia
- Brodo vegetale o di carne, 30 centilitri
- Olio evo, un cucchiaio
- Olio evo, 80 grammi
Preparazione ingredienti Stufato alla Guinness
Carne.
Tagliare la sottopaletta a cubetti piuttosto regolari di 2 centimetri e porta su un foglio di carta alimentare. Ungere bene la carne con il cucchiaio di olio evo.
Mischiare il sale e il pepe macinato e distribuirlo sulla carne mescolando. Infarinare accuratamente la carne e allargarla sul foglio di carta.
Cipolla, sedano, aglio.
Pulire gli ortaggi. Sminuzzare con il coltello la cipolla e il sedano. Schiacciare i due spicchi d’aglio.
Patate e carote.
Sbucciare le patate, sciacquarle e tagliarle a pezzi grossi.
Raschiare le carote, lavarle sotto l’acqua corrente e affettarle di uno spessore di circa uno o due centimetro circa, a seconda dello spessore della radice.
Brodo.
Preparare 30 cl di brodo di carne o vegetale concentrato.
Preparazione Stufato alla Guinness
In una padella dal fondo spesso, scaldare bene l’olio.
Aggiungere metà dei pezzetti di carne curando di porre la parte più grassa a contatto con l’olio.
Rosolare i cubetti da tutti i lati. Ripetere l’operazione con la carne rimasta.
Trasferire la carne nella pentola e, nella stessa padella, rosolare i sapori facendoli dorare. Occorreranno circa 20 minuti.
Aggiungere il concentrato di pomodoro sciolto con il cucchiaio di acqua calda e cuocere per 5 minuti.
Versare circa un terzo della birra e far bollire per un quarto d’ora.
Trasferire il contenuto della padella nella pentola, raschiando il fondo.
Incorporare la birra rimasta e il timo. Coprire e, se la pentola lo consente, aggiungere dell’acqua sul coperchio mantenendola per tutta la cottura.
Cuocere per un’ora e 45 minuti a fuoco molto lento, mescolando ogni tanto.
Dopo un’ora aggiungere il brodo vegetale.
Aggiungere le patate, le carote a pezzi, la foglia di alloro e aggiustare di sale.
Portare a cottura: occorreranno circa 50 minuti.
Circa 10 minuti prima, se lo stufato alla Guinness è ancora brodoso, togliere il coperchio, ma lasciare comunque del sugo.
Nota.
Ovviamente con lo Stufato alla Guinness non si può bere altro che una Guinness e concludere con un Irish coffee!
Guinness, una leggenda
Arthur Guinness (Celbridge, 1725 – Dublino, 1803), nacque da una famiglia che vantava la discendenza dal clan dei Magennis, una delle trentadue contee tradizionali dell’Irlanda.
All’inizio fondò un birrificio a Leixlip producendo birra ale, ovvero a fermentazione e temperature elevate.
Nel 1759, lasciò l’azienda al fratello e si trasferì a Dublino dove all’inizio produsse birra ale.
Iniziò presto a sperimentare la produzione di birra scura, seguendo le orme di altri birrai che provavano a produrre birre porter ovvero quelle derivate da malti scuri.
Guinness spillò la sua prima pinta di birra Guinness nell’odierno Mucky Suck Pub, a Celbridge.
La birra.
La Guinness è una birra stout, ovvero con una tostatura marcata, prodotta ad alta fermentazione che ha un sapore amaro e una gradazione alcolica poco elevata.
E’ prodotta con acqua, orzo torrefatto e orzo maltato, luppolo e lievito. Il sapore particolare è dovuto alla tostatura dell’orzo (stout). Ha un colore quasi nero, anche se è denominato “rubino scuro” e una schiuma compatta dovuta al tipo di spillatura.
Si trova in diverse varianti, tra le quali la Guinness Draught, 4,2 gradi, alla spina; la Original, 4,2 gradi, ha un gusto più deciso della precedente e la Foreign Extra Stout, 7,5 gradi, venduta solo all’estero dell’Irlanda.
La sua gradazione alcolica varia a seconda della nazione in cui viene venduta è ha un sapore più intenso delle precedenti, amaro e tostato.
Non si può non parlare della mitica lattina con la particolarità della pallina di plastica all’interno che è utile per ricreare la schiuma densa che la caratterizza.
La Guinness va servita nell’apposito bicchiere a campana da mezza o da una pinta.
Su ogni etichetta troviamo un’arpa dorata che riprende il disegno dell’arpa gaelica, simbolo dell’Irlanda insieme al trifoglio.