Il Liquore di arance racchiude il colore, il sapore e il profumo di questi agrumi.
Io non le utilizzo molto in cucina, mi limito a mangiarle ed a bere spremute. In una cosa però esprimono, per me, il massimo delle loro qualità: il liquore di arance.
Mio marito, ogni tanto, ama berlo dopo cena guardando la televisione. Io non lo bevo: non sono astemia, ma non ho l’ abitudine di bere alcoolici. Mi piace però preparare i liquori e soprattutto quelli di agrumi: hanno un colore e un profumo che mette allegria solo a guardarli e, soprattutto d inverno, direi che ci vuole, o no?
Ho avuto la fortuna di ricevere quattro buonissime e grosse arance dalla Sicilia (potete immaginare la fine del frutto…): potevo forse perdere questa occasione?
In giardino avevo anche io un albero di arance: purtroppo è gelato qualche anno fa. È rinato dalle radici, ma deve ancora essere innestato.
In questa ricetta, per la loro dimensione, ho usato solo 4 frutti che equivalgono circa a 6 “normali”.
Ricetta Liquore di arance
Ingredienti
- Arance biologiche, 6
- Limone, 1
- Alcool per alimenti a 95°, 600 grammi
- Acqua naturale, 600 grammi
- Zucchero, 600 grammi
- Baccello di vaniglia, uno
Procedimento Liquore di arance
Con un pelapatate, sbucciare le arance e il limone avendo l’accortezza di prelevare solo la buccia colorata: con l’ attrezzo si riesce perfettamente!
In un’arbanella, contenitore di vetro, di dimensioni capienti, inserire l’alcool le scorze.
Chiudere bene, riporre al buio e lasciare riposare per dieci giorni.
Scuotere delicatamente ogni giorno.
Il giorno prima dello scadere del termine, preparare uno sciroppo con lo zucchero, l’acqua e il baccello aperto longitudinalmente.
Rimestare e portare a un leggerissimo bollore, continuando per 10 minuti.
Spegnere e lasciare riposare.
Arrivati al decimo giorno, versare lo sciroppo nel contenitore con le scorze e l’alcool.
Scuotere delicatamente e lasciare riposare per tre giorni.
A questo punto separare le bucce e il baccello dall’alcool, filtrare e imbottigliare.
Lasciare riposare per 1 mese prima di berlo.
NON GETTATE LE BUCCE E IL BACCELLO: servono per un’ altra ricetta!!
Sono o non sono genovese?
Nota sul liquore di arance.
Sul filtraggio si potrebbe aprire un dibattito, dove ognuno probabilmente rimarrebbe della sua idea.
Il liquore ben filtrato è una delizia per gli occhi: privo di impurità, è limpido, trasparente e un bel vedere.
Vale la pena farlo? Per me in molti casi no… non ne ho né la voglia né la pazienza.Ci sono diversi tipi di filtri: quello che filtra veramente bene non lascia quasi passare neanche l’acqua…figuriamoci un liquido zuccherino! Per non parlare dei liquori con parecchie scorie: per filtrare un liquore di albicocca o al latte ho impiegato giorni, finché non ho comprato altri filtri più “umani”; risultato inferiore, pur con tempi sempre lunghi, ma accettabilissimi, salute mentale recuperata!
In questi casi era necessario farlo: quando sarò in fase zen ve li proporrò sicuramente.
Nel caso del liquore di arance, trovo che basti un filtraggio leggero, fatto con il cotone o con delle garze sterili: se poi volete un risultato più accurato, usate un filtro non troppo denso…a meno che non siate zen, of course!
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