Se a Natale sono di rigore i ravioli, il 6 gennaio lo sono assolutamente le Lasagne della Befana e, preferibilmente, bianche a dirla proprio giusta, perché cita il proverbio:
Epifàgna, gianca lasagna!
A me la Befana è sempre piaciuta. Quando, per un periodo, l’avevano declassata a giorno feriale, c’ero rimasta malissimo…e non che fossi bambinetta!
Tipiche dell’Epifania sono spesso le belle giornate terse e fredde e, ovviamente, le lasagne e ancora meglio se al forno.
Ne sono sempre stata ghiotta: per me erano il piatto delle feste, Epifania, compleanno e onomastico.
Le lasagne di mia mamma erano super nutrienti, anche se non come le napoletane, ma sempre belle corpulente e sostanziose!
Le lasagne della Befana, la ricetta.
Le Lasagne della Befana sono una valida alternativa a quelle comuni con la particolarità di un ragù senza carne. Essendo della Befana, hanno la caratteristica della pasta al carbone vegetale che crea un bel contrasto cromatico senza variare il sapore!
È usanza mangiare le lasagne in questa ricorrenza e, ovviamente, in Liguria vanno alla grande quelle al pesto, uno dei nostri must!
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Ho preparato un ragù vegetale, meno sostanzioso rispetto al classico e indicato anche per un’alimentazione vegetariana! Il carbone che colora la pasta crea un bel contrasto cromatico con il rosso del sugo e il bianco della besciamella e del formaggio.
Come tutte le ricette di pasta al forno, può essere preparata il giorno prima e cotta al momento.
Origini della Befana.
Cercando notizie sulla vecchietta arzilla, ho scoperto che ha origine, come spesso accade, da riti pagani e addirittura tra il 1000 e 1500 a.C.!
Lo scopo era di propiziarsi il nuovo anno anche per preservare l’agricoltura ed erano legati al culto del Dio Mitra e in seguito adattati dai Romani.
Dal solstizio invernale c’era un periodo di interregno di 12 giorni, alla fine dei quali si celebrava la fine e il nuovo inizio di Madre Natura.
Era rappresentata come una vecchia e benevola strega che volava per i cieli notturni, stanca per avere profuso le sue energie per dodici mesi. Ormai secca, era bruciata come un ramo per rinascere dalle sue ceneri: una fenice, una luna nuova.!
Nelle dodici notti ritenevano che delle fanciulle volassero sui campi per propiziarne i raccolti e, in un certo senso, c’è un parallelismo con il mondo odierno. Ancora oggi infatti rimane una predizione nei primi giorni dell’anno per i futuri mesi come ad esempio sul clima che sarà. Tra le figure principali c’era Diana, dea legata alla cacciagione e alla natura in genere.
Epifania, simbolo della cristianità.
Epifania, festa cristiana che pare risalire al II secolo d.C., dal greco epiphàneia, apparizione, manifestazione, e da cui origina il termine Befana. Si celebra la rivelazione di Dio tramite suo figlio Gesù Cristo ai Re Magi e la Befana simbolicamente porta i doni come fecero i Magi con Gesù.
Secondo una leggenda, i Re Magi, non trovando la strada per andare a Betlemme, chiesero a una vecchietta indicazioni sul percorso da seguire e di accompagnarli, ma la donna si rifiutò di uscire da casa.
In seguito si pentì del suo gesto: preparò dei dolci e andò a cercarli. Non riuscendo però a trovarli, si fermò dalle case che erano sul suo cammino, donando dolci ai bambini e sperando che uno di essi fosse Gesù, continuando a cercarlo fino ai giorni nostri!
Le magie nella notte della Befana!
La notte tra il 5 e il 6 è magica e, districandosi tra riti, magie e avvenimenti anche un po’ inquietanti, si può dire che:
- gli animali parlano nelle stalle e nei boschi circostanti sul destino degli uomini, ma se qualcuno ascolta tali profezie muore all’istante;
- si spazza casa, da est a ovest, con una scopa magica , per portare via tutto il negativo;
- a mezzanotte nelle case avvengono strani prodigi. I muri si trasformano in ricotta, le lenzuola in lasagne, le catene del camino in salamini e i morti resuscitano;
- è anche la notte di predizioni e riti amorosi!
Secondo una vecchia tradizione, con l’arrivo della Befana molte famiglie povere si aggiravano per le case ricevendo doni, di solito generi alimentari, in cambio degli auguri.
La Befana qua e là!
Oggi, però, la Befana è una sola: porta con sé regali e dolcetti da dare ai bambini e si porta via le feste! E, come ogni personaggio nato dalle storie tramandate nel tempo, anche lei ha sembianze e abiti dei quali non si può proprio liberare.
Particolarmente festeggiata a Roma, sembra che la Befana dorma tra i tetti di Piazza Navona gremita nel periodo natalizio di bancarelle cariche di dolciumi e regali.
Girovagando in Spagna, i bimbi alla mattina del 6 corrono alla porta, dove hanno lasciato acqua e cibo per i cammelli e dove i Magi hanno deposto i loro doni.
In Francia invece si mangia un dolce speciale, la Galette des Rois, dove inizialmente era nascosta una fava e oggi un confetto o una mandorla. Chi trova il prezioso cibo diventerà il re o la regina della festa, indossando una corona dorata!
La Chiesa ortodossa celebra il Natale il 6 gennaio: in Russia Padre Gelo con la vecchina Babuschka porta i doni ai bambini.
Infine in Islanda il 6 gennaio è chiamato il tredicesimo perché è il 13° giorno dal Natale e terminano tutte le feste natalizie. Una lunga fiaccolata, con a capo il re e la regina degli elfi, incontra a metà strada l’ultimo dei Babbi Natale, gli jólasveinar ovvero gli amici del Natale. Eh già, perché loro hanno il primo Santa Claus il 12 dicembre: ne arriva uno ogni giorno fino a Natale e se ne andranno poi via uno al giorno … capito bambini? Al termine del percorso, finisce con un bel falò e fuochi di artificio!
Buona Epifania con le Lasagne della Befana!
Lasagne della Befana al forno
Ingredients
- RAGU' VEGETALE:
- Carote pulite, 130 grammi
- Cipolla sbucciata, 160 grammi
- Sedano, 30 grammi
- Aglio, uno spicchio
- Rosmarino, due rametti
- Salsa di pomodoro, 350 grammi
- Olio evo
- BESCIAMELLA:
- Latte, mezzo litro
- Burro, 40 grammi
- Farina, 40 grammi
- Sale, mezzo cucchiaino da caffé
- LASAGNE:
- Farina 0, 150 grammi
- Semola di grano duro, 50 grammi
- Uova, 2
- Olio, un cucchiaio
- Carbone vgetale, 8 compresse
- Sale, un pizzico
- PER LE LASAGNE AL FORNO:
- Emmenthal grattugiato, 300 grammi (per un gusto più delicato utilizzare quello francese)
- Formaggio grana grattugiato, q.b.
Instructions
RAGU’ VEGETALE.
Far rosolare a lungo e a fuoco basso i sapori, senza farli colorire.
Aggiungere la salsa di pomodoro e, dopo 10 minuti, salare e unire il trito di rosmarino e aglio.
Coprire e far cuocere per 40 minuti circa, allungando con poca acqua se occorre.
SALSA BESCIAMELLA.
Sciogliere dolcemente in un pentolino dal fondo pesante il burro.
Togliere dal fuoco, unire la farina con il sale e mescolare.
Ottenuto un composto omogeneo, diluire con poco lattecaldo e, a questo punto, rimettere sul fuoco aggiungendo il latte e mescolando continuamente.
Cuocere a fuoco basso per 10 minuti.
Per evitare che si formi la crosticina, mescolarla periodicamente fino all’intiepidimento.
Se si dovesse formare qualche grumo, si può dare una passata fuori dal fuoco con il minipimer.
LASAGNE.
Tritare le pastiglie di carbone e passarle al mixer con parte della farina 0, fino a quando il carbone avrà la consistenza del talco.
Mischiare quindi le farine con il sale e impastare con gli altri ingredienti. All’occorrenza aggiungere poca acqua.
Il mio impasto è più morbido perché preparerò delle lasagne molto sottili da non cuocere (uova freschissime).
Mettere in un contenitore, ungere leggermente la superficie, coprire con pellicola e riporre in frigorifero per almeno un’ora.
Trascorso il tempo, preparare le lasagne secondo abitudine. Io con la macchina della pasta, passate due volte al penultimo dente e della misura del tegame: nel mio caso 2 per piano.
PROCEDIMENTO LASAGNE DELLA BEFANA AL FORNO.
Mi preparo tutti gli ingredienti pronti sul tavolo; allungo con un po’ di latte la besciamella perché, non cuocendo le lasagne, necessitano di più liquido, ma senza esagerare (con il caldo si liquefa di più).
Inizio gli strati nel tegame:
- sugo;
- lasagne;
- besciamella, inserendone anche un poco nella sovrapposizione delle lasagne;
- emmenthal;
- sugo,
- grana grattugiato, spolverata.
Ripeto gli strati (io ne ho fatti pochissimi, 3 in tutto, per accelerare la cottura, ma vanno benissimo anche di più) e termino con delle strisce delle lasagne avanzate a griglia, ungendole con un poco di olio del sugo o evo.
Infornare a 150° statico per 30/35 minuti.
Servire direttamente dal tegame.