Il Glogg è il vin brulé del Nord Europa, soprattutto della Svezia, glögg, e della Danimarca, gløgg. Tipico soprattutto del periodo natalizio e dell’inverno in generale, è spesso accompagnato ai lussekatter, i tradizionali dolci per la festa di Santa Lucia dei quali trovi la ricetta qui!
C’è una parola nordica, di origine norvegese, che può raccontare l’atmosfera del glogg ed è #hygge, un hashtag che utilizzo spesso!
Indica un benessere dell’anima, quella zona confortevole e non effimera che ci fa stare bene, che dona calore!
Vino speziato, una storia antica!
Il più grande esperto gastronomico dell’antichità, Apicio, già nei primi anni dopo Cristo parla del vino speziato. Infatti nel suo De coquinaria cita la ricetta del
conditi paradoxi compositum, ovvero il vino meraviglioso speziato.
Nella ricetta mescola al vino, tra altri ingredienti, una notevole quantità di miele, circa la metà del peso, del pepe macinato e dei noccioli polverizzati di datteri che conferiscono al vino proprietà mediche in quanto lenitive per la gola!
Al tempo dei Romani, l’uso del vino speziato era talmente popolare che Apicio ne fornisce anche una ricetta per i viaggiatori che portavano con sé un vasetto di miele e pepe con cui aromatizzare il vino!
ARTICOLI SUGGERITI
Dai romani al Medioevo, gli antenati del glogg!
Noto in tutta Europa con il nome di claret, se ne trova la prima traccia scritta nel Tractatus de modo preparandi et condiendi omnia cibaria del XIII secolo.
Conosciuto con il nome di Ipocras, la leggenda ne attribuisce l’invenzione a Ippocrate, il padre della medicina. L’Ippocrasso compare però come nome solo nel XIV secolo, probabilmente perché anche nel medioevo la bevanda ha proprietà medicinali e quindi associata a Ippocrate.
Come il vino di Apicio, è molto dolce, zuccherato con il miele, e insaporito da zenzero e cannella. Altri ingredienti possono essere aggiunti, a seconda del gusto, come la galanga, il cardamomo o i chiodi di garofano!
A differenza del vin brulé, può essere bevuto freddo!
La ricetta del Glogg.
La particolarità che differenzia il glogg dal vin brulé è l’aggiunta nei bicchieri di mandorle e uvette, che rendono la bevanda ancora più golosa!
Per avere un vino più aromatico, conviene far macerare le spezie nel rum almeno per dodici ore.
Spezie essenziali sono la cannella, lo zenzero e il cardamomo, molto amato in Svezia e che anche io ho imparato ad apprezzare, come nella ricetta dei fichi al forno!
Io ho aggiunto i semi di coriandolo che amo nelle ricette con sciroppi di zucchero e vino.
E da bere? Assolutamente nei bicchieri di vetro!
Glogg
Print RecipeIngredients
- Vino rosso tipo Sangiovese o Merlot, 75 cl
- Rum scuro, 125 grammi
- Coriandolo, 20 semi
- Cardamomo in polvere, un cucchiaino
- Noce moscata, mezza
- Chiodi di garofano, 6
- Cannella, una stecca
- Bacca di vaniglia, mezza
- Scorza di mezza arancia, solo la parte arancione
- Stella d'anice, una
- Zenzero, un pezzetto fresco a pezzettini o un cucchiaino in polvere
- Zucchero semolato, 125 grammi circa
- PER GUARNIRE OGNI BICCHIERE:
- Mandorle, 3 o 4
- Uvetta, un cucchiaino colmo
Instructions
ALMENO 12 ORE PRIMA.
In un contenitore di vetro con tappo, mettere in infusione le spezie, la mezza bacca di vaniglia aperta in due e la scorza d’arancia nel rum.
Scuotere ogni tanto.
Trascorso il tempo, filtrare il rum e tenerlo da parte.
In una pentola dal fondo pesante, versare il vino, lo zucchero e le spezie con la scorza d’arancia.
Scaldare a fuoco molto basso mescolando per fare sciogliere lo zucchero.
NON FARE BOLLIRE.
Aggiungere il rum e scaldare fino quasi al bollore.
Mettere in ogni bicchiere le mandorle e l’uvetta: le dosi sono indicative e si possono aumentare o diminuire.
Consiglio di sfilettare le mandorle.
Versare il vino e bere caldo!